CRONACA

Scienziati narcisi

NOTIZIE – I risultati dello studio non sono sorprendenti, ma questo è il primo lavoro che cerca (e trova) una correlazione fra i tratti di personalità e la tendenza a imbrogliare in ambito accademico. Pubblicato di recente sulla rivista scientifica Personality and Individual Differences, il lavoro casca a fagiolo anche visto il recente scandalo dello studio sull’RNA della drosofila ritirato dalla pubblicazione sulla rivista Cell (solo l’ultimo di una serie infinita di casi).

In ambito accademico le truffe infatti non mancano. Si va dal plagio, alla falsificazione di dati, o più semplicemente, soprattutto se si tratta di studenti, al dichiarare per esempio di aver sottomesso un lavoro quando non è vero.

In psicologia clinica e negli studi sulla personalità il narcisismo è definito in due modi: o come una vera e propria condizione clinica o come un semplice tratto di personalità, presente in modo più o meno marcato nella gran parte degli individui. Il narcisismo (che può essere misurato con appositi strumenti clinici – questionari – può condurre  a comportamenti truffaldini, siano essi coscienti o no. Narcisiste sono quelle persone che esagerano i loro talenti e pensano di essere speciali e uniche. A livello interpersonale questo tratto di personalità porta con se arroganza, mancanza di empatia, e rapporti interpersonali  superficiali. Il desiderio di essere ammirati poi può anche in casi estremi portare a comportamenti non del tutto onesti (magari senza che l’individuo ne sia cosciente).

Ami Brunel, Sara Staats, Julie Hupp dell’Università di Stato dell’Hoio a Newark e Jamie Arden della Harvard University hanno comparato i risultati di un test di personalità (che misurava le caratteristiche narcisistiche) con la cattiva condotta accademica (auto-denunciata in un altro questionario). I risultati della ricerca sono molto semplici: esibizionismo e potere sono associati alla disonestà accademica.

I narcisisti inoltre si sono dimostrati anche quelli meno proni a provare senso di colpa per aver imbrogliato. Al contrario, fra tutti coloro che non hanno auto—denunciato condotte disoneste, il risultato del testi di personalità hanno evidenziato punteggi di autostima più alti della media. Questi stessi individui inoltre si sentono meno pressati ad adottare condotte disoneste perché credono che anche gli altri si comporteranno onestamente. Non è emersa alcuna differenza fra generi nell’ammettere la disonestà, anche se i maschi sono quelli che provano meno senso di colpa per atti simili.

I narcisisti che avevano anche punteggi molto alti sulla scala dell’esibizionismo erano quelli più portati a imbrogliare. Come uno studio del genere possa ora servire a ridurre gli episodi di condotta scorretta accademica è ancora da capire.

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.