Uncategorized

La galassia cresce mangiando

E come un qualsiasi organismo, usa il cibo per diventare grande. Ecco cosa hanno scoperto gli astronomi attraverso le osservazioni effettuate con il Very Large Telescope

CRONACA – Le galassie spesso si fondono in maniera violenta ad altre galassie. In buona sostanza si scontrano e diventano una sola “cosa” più grande. Così si è sempre creduto crescano le galassie, ma oggi grazie alle osservazioni fatte da un gruppo di astronomi europei con il Very Large Telescope che si trova in Cile, è stato possibile ipotizzare una nuova modalità di crescita, che, se confermata, significherebbe dover riscrivere molte teorie astronomiche attualmente considerate come “dati di fatto”. Pare, infatti, che le galassie crescano non solo aggregandosi ad altre, ma anche “mangiucchiandosi” il gas freddo a loro circostante; una volta ingerito, questo gas viene utilizzato per la formazione di nuove generazioni di stelle.

Qual è il segnale che ha fatto capire ai ricercatori che qualcosa andava rivisto? Il team, diretto da Giovanni Cresci (ricercatore all’INAF -Osservatorio Astrofisico di Arcetri), si è accorto di una discrepanza tra dati considerati come assodati e quelli ottenuti invece utilizzando lo strumento SINFONI dell’ESO. Sulla base delle teorie considerate valide attualmente, il gruppo si aspettava di trovare nelle galassie selezionate (visibili nell’Universo attuale) una presenza particolarmente abbondante di elementi pesanti (per elementi “pesanti” in astronomia si intendono in generale tutte quelle sostanze diverse da idrogeno ed elio) in centro, ma ha invece osservato la presenza di una zona delle galassie vicina al centro e con una ridotta concentrazione di elementi pesanti, ma con una massiccia attività di formazione stellare. Da ciò hanno potuto dedurre che le galassie più giovani crescono utilizzando il gas circostante come combustibile per la loro “fabbrica” di stelle.

 

Condividi su
Sara Stulle
Libera professionista dal 2000, sono scrittrice, copywriter, esperta di scrittura per i social media, content manager e giornalista. Seriamente. Progettista grafica, meno seriamente, e progettista di allestimenti per esposizioni, solo se un po' sopra le righe. Scrivo sempre. Scrivo di tutto. Amo la scrittura di mente aperta. Pratico il refuso come stile di vita (ma solo nel tempo libero). Oggi, insieme a mio marito, gestisco Sblab, il nostro strambo studio di comunicazione, progettazione architettonica e visual design. Vivo felicemente con Beppe, otto gatti, due cani, quattro tartarughe, due conigli e la gallina Moira.