COSTUME E SOCIETÀ

Un’app per il sogno perfetto

COSTUME E SOCIETÀ – Cambiare il mondo? Si può fare. O, almeno, se ne possono cambiare i sogni. È quello che promette lo psicologo e performer britannico Richard Wiseman, che ha appena lanciato dal suo blog uno studio di massa per scoprire se si possono davvero pilotare i sogni. Il fatto è che Wiseman nei mesi scorsi ha partecipato allo sviluppo di Dream:ON, un’app per iPhone che, secondo le intenzioni, dovrebbe monitorare il sonno notturno e, soprattutto, indirizzare l’attività onirica .

Funziona così: prima di andare a dormire si “programma” l’app, scegliendo l’ora a cui si desidera essere svegliati e il “paesaggio sonoro” che più si avvicina al sogno desiderato (uccellini che cinguettano in campagna, sciabordio delle onde sulle spiaggia e così via). Poi si appoggia l’iPhone sul letto e lo si lascia lavorare. Durante la notte, l’app registra i movimenti del dormiente e, a partire da 20 minuti prima della sveglia, approfitta del primo momento di quiete per far partire il suono scelto.

«La teoria è che il suono può influenzare il subconscio e venire incorporato nel sogno», spiega lo psicologo. Al risveglio, l’app “chiede” di scrivere un breve resoconto del sogno, che può anche essere condiviso sui social network, al posto della classica fotografia, e che servirà a Wiseman per valutare se l’esperimento funziona davvero.

Chiunque – o meglio, chiunque possieda un iPhone – può partecipare, basta scaricare gratuitamente l’app. Attenzione però: solo un paio di paesaggi sonori sono gratis, gli altri vanno acquistati. Wiseman comunque mette subito in guardia: anche se Dream:ON dovesse funzionare, non è detto che basti una notte. Probabilmente ci vorrà qualche giorno perché il cellulare riesca a “introfularsi” nei nostri sogni. A proposito, potendo scegliere, voi che cosa desiderereste sognare? Wiseman mesi fa aveva lanciato un piccolo sondaggio tra i suoi lettori e queste sono le wordcloud che ha ottenuto, per donne e uomini.

Notate la differenza?

Immagine di Planetchopstick/Flickr

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Valentina Murelli
Giornalista scientifica, science writer, editor freelance