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“Scattato” e non girato: il film su Saturno

ARTE MUSICA E SPETTACOLI – È possibile realizzare un film senza girare un solo minuto con la telecamera? Risposta: sì! È quanto ha fatto in questi due anni Stephen van Vuuren, un produttore cinematografico di origini sudafricane con una grande passione per lo spazio. Stephen ha raccolto oltre un milione di immagini scattate dalla sonda CassiniHuygens al pianeta Saturno e le ha montate insieme in un film.

In Saturn’s Rings, Negli anelli di Saturno, è il titolo del video che uscirà ufficialmente la prossima primavera. Ci sono voluti più di due anni per raccogliere il materiale, preparare la sceneggiatura e unire le immagini, ma Stephen non ha avuto bisogno di alcuno strumento al di fuori del proprio computer. Niente telecamere, niente cameraman, niente set cinematografico, nessun attore protagonista e nessuna controfigura. Nessun software di grafica tridimensionale (3D CGI) né modelli 3D del sistema solare. Solo l’impiego delle immagini che l’Agenzia spaziale statunitense (Nasa) ha ottenuto attraverso numerose apparecchiature, dal telescopio spaziale Hubble alle sonde MRO e LRO (che ruotano rispettivamente attorno a Marte e alla Luna), fino alla sonda CassiniHuygens appunto. Il tutto sottolineato dalle musiche composte ad hoc da Ferry Corsten, William Orbit e Samuel Barber, che aumentano il senso di emotività già suscitato dalle immagini.

«Si tratta di un film a carattere artistico più che scientifico – ha confessato l’autore sul sito ufficiale del progetto –  ma se la Nasa aumentasse ancora la qualità delle immagini potrei aggiornare il video e renderlo ancora migliore sotto il profilo della correttezza scientifica».

Punto centrale del video è la qualità delle immagini, che possono essere proiettate in qualità IMAX, il più avanzato sistema di proiezione cinematografica oggi in commercio. E proprio su questo punto Stphen van Vuuren ha puntato la propria attenzione, più che sul contenuto scientifico delle immagini che andava ad assemblare. «Quando il 1 luglio 2004 la sonda CassiniHuygens ha raggiunto l’orbita di Saturno – ha confessato ancora il regista – l’unica emittente che ha dato risalto alla notizia è stata la web tv della Nasa. Io sono stato subito affascinato dello splendore delle immagini che giungevano dallo spazio e ho pensato “Se solo ci fosse una telecamera a bordo…”. Poi però ho pensato di utilizzare le migliaia di istantanee che inviava e di metterle insieme».

La sonda CassiniHuygens è un veivolo composto da due parti, un orbiter (ovvero un dispositivo in grado di mantenere il volo orbitale intorno al pianeta) prodotto dalla Nasa e un lander (ovvero una navicella che può scendere fino alla superficie del pianeta) realizzato dall’Agenzia spaziale europea. Partita nel 1997, ha raggiunto il sesto pianeta del nostro sistema solare dopo sette anni e ha fatto rotta verso Titano, la più importante delle lune di Saturno. Qui si le due componenti si sono divise: Huygens ha compiuto l’allunaggio e ha scattato centinaia di fotografie per oltre due ore, prima di perdere ogni segnale con la Terra.

Queste e molte altre immagini saranno presto visibili in un lungometraggio, ma per ora è possibile gustarsi il trailer del film. Per chi fosse interessato, poi, si può contribuire alla realizzazione del film attraverso una donazione: per elargizioni inferiori a 1000 dollari si ottiene come riconoscimento un anello di Saturno (di valore diverso a seconda dell’entità del versamento), mentre con cifre superiori si può ambire a diventare coproduttore o produttore esecutivo dell’intero film. In ogni caso Stephen vi ringrazierà.

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claudio dutto
Redattore di libri scolastici, appassionato di saggi scientifici e autore di podcast per diletto. Su twitter sono @claudio_dutto