COSTUME E SOCIETÀ

I predoni e i premiati

International Journal of Advanced Computer Technology

COSTUME E SOCIETÀ – Nel ringraziare i lettori per le segnalazioni di articoli deliberatamente para-scientifici (PS) pubblicati con frequenza crescente da editori spenna-polli (SP), la Redazione di Oggi Scienza li prega di rispettare le fasce protette almeno durante la tregua natalizia.

Durante la stura mensile della posta elettronica, la ROS ha scoperto contenuti di dubbio gusto e a volte decisamente maleodoranti che ha girato al Comitato di Lettura (CL) perché ne premiasse i più meritevoli e motivasse brevemente la propria scelta.

Il pomo d’oro è stato attribuito all’articolo di Margaret Simpson (la figlia più piccola), dell’inesistente università Bedford, Kim Jong Fun (parente stretto del dittatore punk-rock) ed Edna Krabappel (mela selvatika)

Fuzzy, Homogeneous Configurations

scritto da Scigen, il prolifico software emeritus del Massachusetts of Technology, su istigazione a delinquere dell’ing. Alex Smolyanitsky, un docente del National Institute of Standards and Technology, che lo ha inviato al Journal of Computational Intelligence and Electronic Systems e all’Aperito Journal of NanoScience Technology. Soliti intasare con sollecitazioni di articoli le caselle postali dei ricercatori di qualunque paese e disciplina, il primo lo ha accettato troppo tardi. Il secondo lo aveva già pubblicato il 10 ottobre scorso e da allora esige dalla prima autrice il pagamento di 459 dollari.

Il pomo della concordia è stato attribuito a – gli under 10 saltino subito il resto della motivazione, pena sciopero di Babbo Natale – per il classico

Get me off your fucking mailing list

Scritto nel 2005 da David Mazières della New York University e Peter Kohler dell’Università della California a Los Angeles, in risposta allo spam SP già consistente agli albori dell’editoria online in open access, consiste nella ripetizione del titolo, un diagramma di flusso, una figura a punto croce e una nota in calce. Animato dallo stesso slancio degli autori originali, Peter Vamplew, della Federation University australiana lo ha inviato di recente all’International Journal of Advanced Computer Technology (Online) nella speranza di essere esaudito. Ha ricevuto invece una lettera di accettazione, che accenna a “modifiche minori” non identificabili senza microscopio a scansione a effetto tunnel, indicazioni particolareggiate per il pagamento di 150 dollari e il giudizio dei revisori compreso tra eccellente e ottimo. Il parere è condiviso da CL, in particolare per quanto riguarda la “qualità della scrittura”.

Il pomo tricolore – gli under 10 saltino bis o vanno a letto senza cell – è attribuito a

Diffusion in a Periodic Lorentz Gas

dei fisici Bill Moran, William Hoover e sopratutto Stronzo Bestiale dell’università di Vienna, grazie al quale nel 1987 l’articolo vide finalmente la luce sul Journal of Statistical Physics, rivista non predatoria ma dai redattori un tantino monoglotti. La vicenda inizia e finisce in Italia, narra Vito Tartamella di parolacce.org che fornisce anche la motivazione del premio (traduzione di CL)

Ho scritto al professor Hoover, ora in pensione per chiedergli la vera storia di Stronzo Bestiale. “All’epoca,” dice, “eravamo molto attivi nello sviluppo di una nuova tecnica computazionale, la dinamica molecolare del non equilibrio, che collegata geometria frattale, irreversibilità e seconda legge della termodinamica. L’idea era nata durante riunioni al  CECAM (Centre Européen de Calcul Atomique et Moléculaire) a Losanna e alla scuola estiva Enrico Fermi organizzata sul lago di Como con Giovanni Ciccotti, professore di fisica della materia condensata alla Sapienza di Roma. Il quadro teorica della tecnica mi era chiaro, e ho scritto vari articoli in tema con alcuni colleghi, ma i revisori delle Physical Review Letters e del Journal of Statistical Physics, li rifiutarono:contenevano idee troppo innovative.”

(…) In un volo per Parigi, accanto a me c’erano due italiane che parlavano tra loro e ripetevano ‘Che stronzo!’ e ‘Stronzo bestiale’. I termini mi rimasero in mente. A una riunione del CECAM ne ho chiesto il senso a Ciccotti e quando me lo ha spiegato, mi è sembrato che Stronzo Bestiale sarebbe stato il co-autore perfetto per un articolo rifiutato. Ho deciso  di sottoporlo di nuovo, con un titolo diverso e il nome di un altro autore ed è stato pubblicato.”

Menzione speciale della giuria

L’editore

Pubicon International Pub(l?)ications

di Bophal, India, che ha appena lanciato 14 riviste con audace disprezzo del ridicolo e della geografia, nei cui titoli figurano una volta “Latin American”, due volte “British” e ben 7 volte “American”, e l’articolo

Variation in Melanism and Female Preference in Proximate but Ecologically Distinct Environments

di Zachary Culumber et al., che fino a pochi giorni fa conteneva la domanda

(should we cite the crappy Gabor paper here?)

il cui significato forse oscuro agli under 10 è stato chiarissimo alla dott. Caitlin Gabor.

In omaggio alla colossale quantità di citazioni accumulate in poco tempo da “Fuzzy, Homogeneous Configurations”, CL non può che concludere ricordando ai ricercatori di qualunque paese e disciplina l’accorata supplica

Somebody please think of the children!

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Crediti immagine:  snapshot di Jeffrey Beall

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