IL PARCO DELLE BUFALE

Un rogo inquisitorio per la fusione fredda?

In occasione di un incontro tra i direttori dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l'8 giugno, il dott. Celani diffondeva due missive ai suoi superiori del settembre 2013 e novembre 2014.

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IL PARCO DELLE BUFALE – Dopo Roy Virgilio e Daniele Passerini, la custode è lieta di ottemperare, certa che i lettori di OggiScienza apprezzeranno l’impostazione tipografica delle missive, abbellite di grassetti rossi evidenziati in giallo, sottolineature, maiuscole e corsivi.

Nella prima, il dott. Celani protesta contro la chiusura del proprio laboratorio che non intende lasciare, sebbene sia privo delle norme di sicurezza stabilite per legge e, per mancanza di finanziamenti interni ed esterni, non possa pagarne le spese correnti e la manutenzione:

Sono ad evidenziare, comunque, che attualmente NON sono in grado di fare un “piano di sgombero” (da  Lei richiesto) del Laboratorio 25, poiché le modalità e il luogo di trasferimento eventuale dipenderanno sia dai risultati scientifici finora ottenuti sia dalla forzosa “modifica” di accordi di collaborazione sia Scientifica che in prospettiva Industriale con realtà presenti sia in Italia che all’estero (NASA, Naval Research  Laboratories, STMicroelectronics, MFMP, numerosi Istituti ed industrie del Giappone, PMI in Italia): la repentina interruzione delle attività provocherà, di fatto, la perdita di una parte significativa del lavoro

Risultati e collaborazione che il dott. Celani annuncia da circa 20 anni in ogni richiesta di fondi. Nella mail, precisa che il direttore della sezione INFN di Frascati ha distrutto alcuni documenti scientifici di facile riperimento in rete e su riviste truffaldine e di reagenti non ancora consegnati all’ing. Abundo e/o al Martin Fleischmann Memorial Project con i quali collabora da quando enti pubblici e privati hanno smesso di finanziarlo.

La seconda lettera riassume in sei pagine “brevi commenti” al rapporto dell’INFN secondo il quale l’esistenza della fusione fredda è priva di evidenza scientifica. Il dott. Celani accusa i colleghi di clamorosi errori e di aver ignorato i suoi innumerevoli successi:

  • una recente “generazione spontanea” di energia nella cella che sviluppa da oltre vent’anni, ora in collaborazione con la fondazione dell’ing. Abundo e il Martin Fleischmann Memorial Project  (MFMP) che dal 2013 non riesce a replicare i suoi risultati;
  • la scoperta nel 1999 di un batterio in attesa di pubblicazione valida dal 2002;
  • l’elezione a presidente dell’associazione fusio-freddista da lui fondata
  • la nomina a candidato al premio Nobel per la Pace, come accade ogni anno a migliaia di persone;
  • il patrocinio della Presidenza del Consiglio a una conferenza sulla fusione fredda alla quale non era stato invitato

e altri riconoscimenti altrettanto prestigiosi. Poiché il suo

gruppo di lavoro SPERIMENTALE dei LNF-INFN è considerato, da molti anni, all’avanguardia in tale tipo di studi, grazie soprattutto alla inventiva (tipica degli ITALIANI) e determinazione dei componenti

conclude con raccomandazioni ai colleghi:

Dal punto di vista strettamente operativo, per evitare mie ulteriori perdite di tempo ed inutili  polemiche, sempre e comunque per tutti dannose (ad esempio essere costretto a dover far effettuare numerose ”Interrogazioni Parlamentari” per evitare che un Laboratorio Scientifico  all’avanguardia a livello Internazionale venga distrutto e le conoscenze oltre che la strumentazione scientifica disperse e/o distrutta), ritengo INDISPENSABILE che la parte della comunità scientifica che si ostina ad affermare che le fenomenologie LENR non possano esistere poiché in contrasto con i modelli teorici attualmente noti, si adegui alla posizione pragmatica dei Naval Research Laboratories.

che hanno smesso da anni ogni ricerca in fusione fredda. Come già aveva fatto notare la custode ai responsabili dell’INFN, il dott. Celani è ingiustamente perseguitato:

Poiché ritengo che la distruzione della mia Documentazione scientifica sia stato anche l’esito di una lunga  azione di ostilità, in senso lato, effettuata dal Direttore Dott. Umberto Dosselli, ritengo che la richiesta della presenza attiva e fattiva del mio legale di fiducia e delle rappresentanze Sindacali, alla prevista riunione del 8 Giugno, sia NON derogabile.

Alla mail e alle lettere che il dott. Celani ha inoltrato agli “amici”, Roy Virgilio aggiunge:

Sembra logico infatti che anche quest’anno sia possibile la ricandidatura al Nobel anche a fronte di sviluppi in campo medico (patologie della tiroide) delle metodologie Live Open Science e un ulteriore boicottaggio in tal senso sarebbe davvero un po’ troppo!

Vi prego di divulgare questa notizia su tutti i media digitali e cartacei e far arrivare la cosa alla gente comune e ai nostri Politici che dovrebbero invece aver cura di portare avanti delle tecnologie tanto promettenti e che possono migliorare la nostra qualità della vita sotto molteplici aspetti.

Come il dott. Celani e Roy Virgilio, Daniele Passerini sembra ignorare l’esistenza dei premi Nobel per la medicina, la fisica e la chimica; che nessuno di essi viene attribuito per metodologie risalenti a Galileo, e che ogni anno numerosi ciarlatani (in senso lato) sono “candidati al premio Nobel per la Pace”.

Convinto che in assenza di pubblicazioni valide, il dott. Celani sia

un ricercatore tenuto in palmo di mano all’estero

il promotore della “truffa della Dekfalion” attività del dott. Celani ritiene

estremamente doveroso diffondere due documenti in grado di far luce sulla dinamica degli eventi sfociati – tragica conclusione – nella distruzione di una gran mole di documentazioni e dati pertinenti alle LENR, un atto incomprensibile, che non ha nulla a che fare con la dialettica scientifica e che sa invece di rogo inquisitorio e damnatio memoriae.

La custode non saprebbe dirlo meglio.

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

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