Umile supplica alla Ministra Giannini
Nel triste panorama politico attuale, dove andiamo a finire signora mia, un parlamentare spicca per alto senso dello Stato e del Dovere, coerenza e determinazione nel voler salvare la fusione fredda dall'oblio istituzionale e mediatico in cui rischiava di precipitare.
IL PARCO DELLE BUFALE – Cara Ministra Giannini, Lei conosce la custode, sa che non oserebbe disturbarla se non fosse che il 2 ottobre 2013, l’onorevole Realacci chiedeva alla Sua predecessora una risposta scritta all’interrogazione parlamentare redatta da un suo amico pensionato, l’ex onorevole Massimo Scalia, sulla fusione fredda poi detta FuF per brevità. Se solo Lei ci investisse un po’ di milioni nostri, dicevano, salverebbe il mondo dal riscaldamento globale, l’Italia dalla crisi economica e il prof. Scalia da quella esistenziale.
Che il Presidente del Consiglio fosse Letta o Renzi, piovesse o tirasse vento, impermeabile ai fatti e implacabile, l’onorevole Realacci inoltrava al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
SOLLECITO IL 18/11/2013
SOLLECITO IL 10/12/2013
SOLLECITO IL 23/12/2013
SOLLECITO IL 08/01/2014
SOLLECITO IL 05/02/2014
SOLLECITO IL 24/03/2014
SOLLECITO IL 05/05/2014
SOLLECITO IL 05/06/2014
SOLLECITO IL 02/07/2014
SOLLECITO IL 01/08/2014
SOLLECITO IL 01/09/2014
SOLLECITO IL 03/10/2014
SOLLECITO IL 05/11/2014
SOLLECITO IL 05/12/2014
SOLLECITO IL 08/01/2015
SOLLECITO IL 02/02/2015
SOLLECITO IL 05/03/2015
SOLLECITO IL 01/04/2015
SOLLECITO IL 05/05/2015
SOLLECITO IL 11/06/2015
senza mai cambiare una parola del testo originale né ricevere l’agognata risposta.
Nel frattempo, al Suo ministero è pervenuto il rapporto degli esperti nominati dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare secondo i quali “non esiste alcuna evidenza scientifica per l’esistenza della fusione fredda”. I successi annunciati da Massimo Scalia a firma Realacci erano illusori, come accade alla FuF dal 1927:
I) sono continuate in questi anni presso Enea, in collaborazione con lo SRI e «La Sapienza», ricerche sul filone Fleischmann e Pons
Sarà perché La Sapienza non ci collabora e che prima allo SRI facevano esplodere i criceti con la mente, sono fallite come tutte “sul filone di Fleischmann e Pons” dal 1989.
II) su una sperimentazione simile invece a quella di casa Toyota e dell’Università Kobe, ma in modo del tutto indipendente, si stanno svolgendo da tempo presso, Laboratori «Nazionali di Frascati (LNF) dell’Istituto nazionale di fisica nucleare le ricerche di Francesco Celani e del suo team,
Salvo acquisto di spazio su riviste pseudo-scientifiche, dal 1990 sono prive di esito pubblicabile e ormai pure di laboratorio;
III) Luca Gamberale, direttore scientifico di una società di progettazione di tecnologia LENR, la Defkalion Europe, afferma realisticamente che la commercializzazione dei suoi dispositivi abbia un traguardo di due anni e che dipenderà soprattutto dalle industrie che vorranno produrre tali dispositivi –:
Luca Gamberale ha ammesso di sapere dai primi di luglio 2013 che il “dispositivo” era un raggiro di perfidi Danaos dona ferentes. Dal marzo 2014 lo sanno anche Massimo Scalia e l’onorevole Realacci che però se ne dimentica una volta al mese se non due.
Da smemorata cronica, la custode La prega in ginocchio di aver pietà di entrambi, signora Ministra, e delle sue rotule. Per favore scriverebbe ogni 30 giorni “Caro Ermete, scusa il ritardo, grazie della perseveranza, chiama Luca Gamberale tel. xx xxx xxx xx/cell xxx xx xx xxx che ti spiegherà il trucco. Warm regards anche a Massimo Scalia” c.c. il parco delle Bufale?
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Crediti foto: Defkalion Green Technologies