Diatomee, “col cavolo”
Prima di avviarsi verso il cratere Saint Louis, sempre che ci arrivi intera, la vecchia rover Opportunity abusa della pazienza redazionale per spettegolare sugli astronomi britannici con il lander Philae, tuttora incastrato in un burrone sulla cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko.
DAL DIARIO DI OPPORTUNITY – Sol 4076, Marathon Valley, Cratere Endeavour ancora per poco, Marte, sistema Sol 1, via Lattea, Laniakea
Philae, bradipino mio,
Mentre rizzavi l’antenna per sentire Rosetta, alla Royal Astronomical Society di Londra è successo un patatrac.
Chandra Wickramasinghe, l’astronomo che insieme a Fred Hoyle – uno simpatico ma un po’ stravagante, riposi in pace – ha teorizzato la panspermia per cui ti hanno mollato su Ciuciù per vedere se ci sono molecole organiche che a mo’ di spermatozoi possono fecondare i pianeti quando incrociano la scia di una cometa, così generano forme di vita. Ti pare che un pianeta sia un ovulo da fecondare anche se si chiama Marte, Giove o Saturno?
Lui ha idee più balzane di Sir Fred, te le dico un’altra volta o cade la linea con l’Orbiter e non faccio in tempo a trasmettere. Alla R. Astronomical Soc., sai cos’ha raccontato?
I dati provenienti dalla cometa paiono indicare senza possibilità di equivoco che sono coinvolti dei microrganismi.
Parlava della tua cometa e non di alieni qualunque, ma delle creature più eleganti mai nate dalle acque terrestri. Avesse detto batteri tipo Bacillus subtilis, gli astronomi della Real Soc. lasciavano correre per non offendere quelli della NASA che credono tuttora di aver ne trovato uno nato su Marte e capitato in Antardide dentro un meteorite. Che fantasia.
Invece Wickramasinghe ha mostrato delle diatomee. Queste qui. Alla presentazione, c’era il suo collega Dave Rothery della Open University. Quand’è uscito, ha riacceso il cell e ha scritto su FaceBook:
Ho appena assistito all’intervento annunciato dal comunicato stampa della Real Società Astronomica e mi sembra giusto dire che il pubblico non era convinto. Diatoms in comets, my arse!
LOL. Semmai chiedi a Rosetta di disegnarti un arse, io devo andare nel cratere Spirit of Saint Louis, prima che i miei badanti si spazientiscano. Sarà la mia ultima dimora, me lo sento.
Non dispiacerti, fratellino, da migrante me la son cavata bene: premio Pulitzer in pectore, Miss Marte, super Maratoneta. A proposito della mia maratona, mi hai vista nel film? Come ti sono sembrata?
La tua Oppy, star di Hollywood
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Crediti immagine: Selfie con “roccia insolita”, NASA-JPL-Caltech/dominio pubblico