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Il Centro di Geodesia Spaziale di Matera

Continua il giro d'Italia della scienza e arriviamo oggi in Basilicata

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SPECIALE AGOSTO – La Basilicata è una regione di antiche tradizioni contadine, di natura selvaggia e di vecchi paesini arroccati sulle alture. Matera, capitale della cultura europea del 2019 e meta turistica principale della regione, riunisce in se queste caratteristiche, con le sue case scavate nella roccia a picco sul torrente Gravina, lascito delle antiche civiltà della zona. Meno noto è che la città sia anche sede di uno dei principali centri di ricerca italiani, il Centro di Geodesia Spaziale. Raggiungerlo non è semplicissimo. Uscendo dalla città in direzione di Bari si trova lo svincolo della strada statale Appia. Passato l’imbocco della gravina di Matera, la profonda valle su cui si affaccia la città, ci si ritrova nel Parco Regionale della Murgia Materana. Se si ha la fortuna di passare nella zona in primavera, si aprirà un paesaggio verdissimo dolcemente ondulato. In tutte le altre stagioni si avrà di fronte una landa desolata battuta dal vento o bruciata dal sole. Dopo una decina di chilometri una stradina sulla destra conduce in poco tempo verso delle enormi antenne radar. È il Centro di Geodesia Spaziale di Matera dedicato a Giuseppe Colombo.

Aperto nel 1983, si estende su una superficie di 5000 mq. E’ costituito da diversi edifici dove lavorano oltre 100 persone e sono presenti otto antenne radar di diverso tipo. Il progetto nacque da una collaborazione del Piano Spaziale Italiano (non esisteva ancora l’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana), del CNR, della Regione Basilicata e della NASA. La gestione fu affidata a Telespazio, una società legata a Finmeccanica, tra le più importanti al mondo nel campo dei servizi spaziali. La bontà dell’intuizione alla base del progetto è testimoniata dal progressivo sviluppo del sito e delle sue attività nel corso degli anni. Nato come centro di ricerca per la sola geodesia, infatti, il centro ha visto il trasferimento in loco di diverse attività di Telespazio, in particolare il telerilevamento. Attualmente è gestito da e-Geos una società partecipata da Telespazio e da Thales. Qui è oggi concentrata la ricerca italiana di geodesia spaziale e di telerilevamento in collaborazione con altri enti come la NASA facendone un sito di rilevanza mondiale per lo studio della Terra.

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Nel campo della geodesia, la disciplina che studia la forma della Terra e il suo campo gravitazionale, si lavora in particolare nel determinare con la massima precisione le posizioni del centro della Terra e dei poli, parametri importanti per definire al meglio il sistema di riferimento internazionale terrestre. La strumentazione a disposizione permette di utilizzare le principali tecniche osservative in questo campo ovvero la telemetria laser di satelliti geodetici, la radiointerferometria su base lunghissima, il posizionamento GPS e il tracciamento orbitale. Ciò rende possibile misurare deformazioni della crosta terrestre anche di pochi centimetri a seguito di terremoti o eruzioni vulcaniche e di studiare la deriva dei continenti. È stato proprio qui, per esempio che è stato misurato lo spostamento dell’asse terrestre a seguito del terremoto di Sumatra del 2004 che provocò il grande tsunami. Il telerilevamento consiste invece nell’osservazione della terra a varie lunghezze d’onda, permettendo di studiarne nel dettaglio la superficie e in questo ambito il centro di Matera si occupa in particolare dello studio del Mediterraneo e del suo monitoraggio ambientale.

Le attività del centro si sono estese anche alle missioni interplanetarie con la partecipazione alla definizione della missione Rosetta, destinata ad agganciare una cometa, e la gestione di alcuni strumenti a bordo della sonda Cassini, dedicata allo studio di Saturno e del suo sistema di satelliti. Di recente è stato avviato anche un programma di robotica spaziale per lo sviluppo di bracci meccanici e di un rover.

Il Centro di Geodesia Spaziale svolge anche un ruolo importante di trasferimento tecnologico a seguito dell’insediamento del consorzio industriale TELAER, ma da questo punto di vista probabilmente si può fare molto di più in quanto si è ancora lontani dagli standard fissati da altre realtà. Molto bisogna fare anche per promuovere la conoscenza del sito e le attività in esso svolte, in quanto al di fuori della regione risulta quasi del tutto sconosciuto. L’evento di Matera 2019 può essere l’occasione giusta per il Centro di Geodesia Spaziale per farsi conscere meglio.

Per chi fosse interessato è possibile concordare delle visite.
Contatti:
centrospazialematera@telespazio.it
Tel. 0835 3751 – Fax. 0835 375422
www.telespazio.it

@vinsenzatela

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Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Francesca Cappa, Flickr; Basilicatanet

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Vincenzo Senzatela
Appassionato di scienze fin da giovane ho studiato astrofisica e cosmologia a Bologna. In seguito ho conseguito il master in Comunicazione della Scienza alla SISSA e ora mi occupo di divulgazione scientifica e giornalismo ambientale