COSTUME E SOCIETÀ

Iniziare la scuola più tardi? La scienza dice sì

Al via uno studio nel Regno Unito sugli effetti di spostare l'inizio delle lezioni alle 10 del mattino

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COSTUME E SOCIETÀ – Spostare l’inizio della scuola dalle 8 alle 10: il sogno della maggior parte dei bambini e sicuramente anche di qualche insegnante. Nel Regno Unito questa è una possibilità che gli scienziati inglesi stanno prendendo molto sul serio, grazie a TeenSleep, una ricerca partita da poco che ha il compito di testare gli effetti dello svegliarsi più tardi su bambini e adolescenti. I risultati definitivi dello studio sono attesi per il 2018.
Dapprima vi sarà una fase pilota che durerà un anno e che coinvolgerà 6 scuole che faranno da test per perfezionare il protocollo di indagine, e forniranno i primi dati. Successivamente questi risultati verranno randomizzati estendendo il trial a 100 scuole.

Che iniziare la scuola al mattino presto non sia necessariamente la scelta più indovinata per sfruttare al massimo le capacità di attenzione dei più giovani è una questione discussa da tempo. Molti sono gli studi che evidenziano come bambini e adolescenti abbiano bisogno di dormire più degli adulti, cosa che spesso non accade. Pensiamo a un ragazzo che per arrivare in orario a scuola dovrebbe svegliarsi alle 6.30 del mattino: per dormire circa 9 ore, la durata di sonno consigliata, dovrebbe coricarsi prima delle 10, cosa che avviene di rado.
Eppure, per esempio negli Stati Uniti, solo il 17,7% delle scuole pubbliche prevede l’inizio delle lezioni dopo le 8.30.

Meno ricorso al medico per troppa stanchezza

Nel 2010 un istituto superiore di Rhode Island ha fatto un esperimento: spostare l’orario di inizio della prima lezione mattutina di mezz’ora, dalle 8 alle 8:30. Il risultato, come riporta Scientific American, è stato evidente sin da subito. Dopo un primo periodo la percentuale di studenti che affermava di aver dormito più di 8 ore per notte è passata dal 16% al 55%. Era migliorata inoltre la frequenza degli studenti alle lezioni e i ricercatori hanno potuto riscontrare un numero inferiore di visite sanitarie correlate con la stanchezza.
Inoltre, anche il numero di studenti che ha dichiarato di sentirsi infelice, depresso o irritato era sceso in modo significativo.

Meno incidenti d’auto fra adolescenti

Già nel 2008 una ricerca condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università del Kentucky aveva evidenziato una diminuzione del 16% degli incidenti d’auto fra gli adolescenti, dopo aver spostato l’inizio delle lezioni di un’ora. Nel frattempo la quota di studenti che riuscivano così a dormire più di 8 ore passava dal 36 al 50%.

Anche l’apprendimento ne risente

Secondo Kyla Wahlstrom,direttore del Center for Applied Research and Educational Improvement all’Università del Minnesota, cominciare le lezioni più tardi al mattino produrrebbe nei giovani addirittura migliori risultati scolastici. Nel febbraio del 2014 la Wahlstrom ha pubblicato infatti uno studio su oltre 9000 studenti di 8 scuole pubbliche di Minnesota, Colorado e Wyoming. Dopo un semestre in cui le lezioni iniziavano alle 8.30, i voti dei ragazzi in matematica, inglese e scienze risultavano migliorati.

Non prima delle 8.30

Questi però sono studi su un campione ristretto di popolazione. Un’ampia ricerca in questo senso, nonché la più recente, è stata pubblicata nel 2014 dall’American Academy of Pediatrics, che raccomanda la necessità di allineare i protocolli scolastici ai ritmi biologici soprattutto degli adolescenti, e in ogni caso di non iniziare le lezioni prima delle 8.30 del mattino.

Ad avvalorare questa tesi è anche il CDC (Centers for Disease Control and Prevention), che il mese scorso ha pubblicato delle linee guida sull’argomento che suggeriscono ai più giovani di dormire almeno 8-9 ore per notte.

Certo – sottolinea l’American Academy of Pediatrics – spostare la prima campanella non è l’unico modo per migliorare la qualità del sonno dei più giovani. Tra le cause che mettono a rischio il dormire bene non bisogna dimenticare le responsabilità di altri fattori, come l’uso sempre più massiccio di caffeina e l’utilizzo eccessivo di apparecchi tecnologici. Riguardo a quest’ultimo punto, lo studio afferma che la media degli adolescenti americani utilizzerebbe fino a 4 apparecchi tecnologici dopo le 9 di sera.

@CristinaDaRold

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Crediti immagine: D Sharon Pruitt, Flickr

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Cristina Da Rold
Giornalista freelance e consulente nell'ambito della comunicazione digitale. Soprattutto in rete e soprattutto data-driven. Lavoro per la maggior parte su temi legati a salute, sanità, epidemiologia con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 sono consulente social media per l'Ufficio italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.