Un curioso accidente sulla via di Parigi
Nell'appello delle associazioni scientifiche ai politici che parteciperanno al vertice di Parigi sul clima, manca la firma della Società Italiana di Fisica. Per alcune incomprensioni in famiglia
IL PARCO DELLE BUFALE – Alla conferenza di Roma indetta da una dozzina di associazioni scientifiche prima della COP 21, è stato lanciato un appello ai governanti perché arrivino a un accordo sulla riduzione delle emissioni di gas serra. Sul blog della Società Italiana di Chimica, che non partecipava all’iniziativa, la presidente della SIF, prof. Luisa Cifarelli, ha spiegato il suo rifiuto di aderire:
La SIF è un’associazione di fisici abituati a considerare leggi fisiche regolate da equazioni più o meno complesse, e risultati espressi con il dovuto livello di confidenza o di probabilità o di verosimiglianza. Questo, del resto, è il metodo scientifico.
Per un curioso accidente, direbbe Goldoni, fra gli scienziati che studiano il clima i fisici sono la maggioranza.
Il documento in questione contiene nelle sue premesse delle affermazioni date come certezze incontrovertibili a proposito dell’origine antropica dell’attuale cambiamento climatico.
Questo è vero. Gli autori del documento danno l’effetto serra dei gas serra per accertato da un paio di secoli. Che per la sua veneranda età, la SIF sia rimasta al flogisto?
Ma le verità scientifiche non possono basarsi sul consenso generalizzato, mescolando scienza e politica, come sta avvenendo in questo caso.
Da un lato, sarebbe insolito rivolgersi pubblicamente ai politici per disquisire di fatti che si ignorano, dall’altro per degli scienziati sarebbe un abuso dell’altrui Uffizio proclamare verità immutabili. Più modestamente, il consenso riguarda dati e osservazioni verificate in 60 anni da migliaia di fisici “abituati a considerare leggi fisiche regolate da equazioni più o meno complesse, e risultati espressi con il dovuto livello di confidenza o di probabilità o di verosimiglianza”.
Poiché la richiesta della SIF, di introdurre qualche parola di tipo probabilistico (come “likely”, che ha un significato ben preciso e tutt’altro che disdicevole), è stata categoricamente rifiutata, la SIF non ha ritenuto di sottoscrivere il documento (…)
Per un curioso accidente, l’appello è stato scritto da una maggioranza di fisici “abituati a considerare leggi fisiche regolate da equazioni più o meno complesse” ecc. e cita proprio le parole “di tipo probabilistico” usate nel V rapporto IPCC da una maggioranza di fisici anch’essi “abituati a considerare” ecc. ecc. e precisamente:
l’influenza umana sul sistema climatico è inequivocabile ed è estremamente probabile che le attività umane siano la causa dominante del riscaldamento verificatosi a partire dalla metà del XX secolo.
I fisici del clima – e non solo, a quanto risulta alla custode – intendono ringraziare la SIF per la sintesi. In poche righe è riuscita a insultarli e a ripetere le tesi propagandate da Exxon Mobil. Per l’ultimo curioso accidente di oggi, Exxon Mobil è inquisita dalla procura di New York per averne finanziato la propaganda pur sapendo che erano tesi menzognere, esattamente com’era successo nel 1999 ai produttori di tabacco.
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