Premio Galileo 2016: ecco la cinquina finalista
Annunciati questa mattina a Padova, dalla giuria presieduta da Paolo Crepet. A maggio il gran finale
CULTURA – La giuria riunitasi questa mattina a Padova ha votato la cinquina finalista del Premio Galileo 2016. Questi i libri risultati vincitori, a cui vanno tutti i complimenti da parte della redazione di Oggiscienza.
Contro natura. Dagli OGM al “bio”, falsi allarmi e verità nascoste del cibo che portiamo in tavola, di Dario Bressanini e Beatrice Mautino (peraltro fra i libri consigliati da Oggiscienza!), edito da Rizzoli.
Sinossi (dal sito di Rizzoli)
È in atto da alcuni anni una vera e propria corsa all’alimentazione “naturale”, eppure le nostre idee sul tema non sono così chiare come vogliamo credere. Sempre più spaventati e confusi dai messaggi allarmistici dei media, ci siamo convinti che la “manipolazione” del cibo sia uno dei tanti mali della società odierna, dimenticando che l’intervento umano sulle specie vegetali è antico quanto l’invenzione dell’agricoltura stessa. Siete sicuri che il colore “naturale” delle carote sia l’arancione? O che il riso che comprate sia veramente biologico? E poi: esiste sul serio una patologia chiamata “sensibilità al glutine”? Per rintracciare la storia di ciò che mettiamo oggi nel piatto, e trovare le risposte ai tanti dubbi che ci assillano, gli autori ci guidano in un avvincente viaggio nel tempo – attraverso la storia dell’uomo e le storie dei cibi come li conosciamo – e nello spazio – per raccogliere sul campo le prove e le testimonianze di ricercatori e agricoltori. Con piglio appassionato da investigatori e solido rigore scientifico, e senza timore di andare controcorrente, spiegano il vero significato di alcune parole che sentiamo e leggiamo ogni giorno, aiutandoci a scegliere con più consapevolezza. Scopriremo, tra l’altro, che la prima mela OGM italiana è molto più “naturale” di quelle biologiche; che già mangiamo da oltre vent’anni pasta prodotta con grano modificato, addirittura dalle radiazioni nucleari, senza che si siano registrati inconvenienti; e che molti dei nostri timori nascono da preconcetti sbagliati cavalcati dal marketing e dalla politica. Per essere finalmente in grado di farci un’idea più chiara di ciò che mangiamo davvero.
Gli autori
Dario Bressanini è chimico, docente universitario, divulgatore e scrittore, collabora con la rivista “Le Scienze” come titolare della rubrica mensile Pentole e provette, dedicata all’esplorazione scientifica del cibo e della gastronomia. È anche autore del popolarissimo blog “Scienza in cucina”. Tra le sue pubblicazioni: Ogm tra leggende e realtà (2009), Pane e bugie (2010), Le bugie nel carrello (2013), La scienza della pasticceria (2014).
Beatrice Mautino è biotecnologa, giornalista e comunicatrice scientifica, da alcuni anni è responsabile del programma delle conferenze del Festival della Scienza di Genova. È l’autrice del blog “I divagatori scientifici”. Tra le sue pubblicazioni: Sulla scena del mistero (2010, con Stefano Bagnasco e Andrea Ferrero) e l’ebook Stamina. Una storia sbagliata (2014).
Il fantasma dell’Universo. Che cos’è il neutrino, di Lucia Votano per Carocci.
Sinossi (dal sito di Carocci)
Ben prima della luce, a un decimillesimo di secondo dal Big Bang, i neutrini sono apparsi nell’Universo. Dopo un secondo il brodo primordiale si era raffreddato abbastanza da consentire loro di muoversi liberi e ancora oggi, dopo quasi quattordici miliardi di anni, sono numerosissimi. Ma che cosa sono i neutrini? Se potessimo osservare con un ideale e potentissimo microscopio un fiore, le cellule del nostro cervello o le stelle del cielo, vedremmo che tutto ha origine da un numero limitato di costituenti fondamentali, e tra essi i neutrini. Elusivi come fantasmi, camaleontici, viaggiano indenni attraverso la materia arrivando dritti sino a noi dagli angoli più remoti e nascosti dell’Universo.
L’autrice
Fisico, è stata Direttore del Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell’INFN, prima donna a ricoprire tale incarico. Il laboratorio sotterraneo, il più grande al mondo, è sede di esperimenti internazionali sulla materia oscura dell’Universo e per lo studio dei neutrini. Ha lavorato al CERN di Ginevra, al laboratorio DESY, ad Amburgo, in seguito al Laboratorio del Gran Sasso.
Numeri. Raccontare la matematica, di Umberto Bottazzini edito da Il Mulino
Sinossi (dal sito di Il Mulino)
I numeri sono protagonisti di una grande avventura che ha inizio migliaia di anni fa nella civiltà babilonese, in quella egizia, in Cina, e poi nella cultura inca e maya. Numeri che esprimono rapporti indicibili per i seguaci di Pitagora. Simboli per il nulla e cifre arcane che dalle regioni dell’India vedica si diffondono in Occidente e nel resto del mondo. Astratti interpreti di una storia al tempo stesso sacra e profana, dove la perfezione della Creazione si coniuga con i libri mastri dei mercanti medioevali, e i loro numeri «falsi» con i numeri reali e immaginari creati dalla fantasia dei matematici.
L’autore
Umberto Bottazzini è professore ordinario di Storia della matematica nell’Università di Milano. Tra i suoi libri: «La serva padrona. Fascino e potere della matematica» (con E. Boncinelli, Cortina, 2000), «La patria ci vuole eroi» (con P. Nastasi, Zanichelli, 2013). Nel 2006 ha vinto il premio Pitagora per la divulgazione matematica. È fellow dell’American Mathematical Society, che nel 2015 gli ha attribuito il Whiteman Memorial Prize per i suoi lavori di storia della matematica. Collabora con il «Sole 24 ore».
Che ora fai?Vita quotidiana, cronotipi e jet lag sociale, di Till Roenneberg edito da Dedalo.
Sinossi (dal sito di Dedalo)
Sei un “gufo” o una “allodola”? Al suono della sveglia mattutina, arranchi svogliatamente giù dal letto e rimani per un po’ in uno stato di semincoscienza, senza proferir parola, per poi trascinarti fuori di casa in perenne ritardo? Oppure sei iperattivo fin dal risveglio, mentre la sera crolli ben prima degli altri?
Coniugando aneddoti illustrativi a spiegazioni scientifiche facilmente accessibili, il cronobiologo tedesco Till Roenneberg dimostra che essere più o meno mattinieri non dipende dalle abitudini, bensì dal funzionamento del nostro “orologio biologico”. Il suo ritmo condiziona non solo la quantità e la qualità del nostro sonno, la digestione e la regolazione dei livelli ormonali, ma anche la probabilità di cominciare o meno a fumare, il rischio di obesità e la tendenza ad ammalarsi più facilmente.
Comprendere il funzionamento del nostro orologio biologico e adattare quanto più possibile il nostro stile di vita al ritmo che esso scandisce sono le giuste premesse per vivere in salute
L’autore
Till Roenneberg è professore di Cronobiologia presso l’Istituto di Psicologia Clinica della Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera, dove dirige il Centro di Cronobiologia. Si dedica da anni allo studio dell’impatto della luce sui nostri ritmi circadiani, concentrandosi in particolare sulla relazione tra cronotipi, jet lag sociale e salute umana.
L’anima delle macchine. Tecnodestino, dipendenza tecnologica e uomo virtuale, di Paolo Gallina sempre per Dedalo.
Sinossi (dal sito di Dedalo)
Questo saggio ruota attorno a un’ipotesi impopolare: abbiamo bisogno di macchine e tecnologia come di amore e ossigeno. L’autore dà corpo alla tesi descrivendo sia gli aspetti tecnologici delle macchine, che tendono a diventare sempre più «simili all’uomo», sia il rapporto emotivo dell’uomo con la macchina.
Forte di un’attiva ricerca sul campo, l’autore mescola con irriverenza ed equilibrio casi scientifici a esperienze quotidiane di vita domestica, fornendo un quadro insospettato e convincente della nostra dipendenza tecnologica. Per raggiungere tale scopo, adotta uno stile semplice e lineare, a tratti divertente, condito di molti esempi, come «la tortura di una formica», «i fumetti manga» e la «ricerca della felicità». Alla fine di questo viaggio scientifico, il lettore arriverà a comprendere i meccanismi consci e inconsci con cui la mente umana si adatta ai robot, ai prodotti digitali e agli innumerevoli sistemi di realtà virtuale che il genere umano ha costruito attorno a sé.
L’autore
Paolo Gallina è professore di Robotica presso l’Università di Trieste e autore di numerosi articoli scientifici. È stato volontario internazionale in Sudan. Nel 2011 ha pubblicato La formula matematica della felicità (Mondadori).
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