COSTUME E SOCIETÀ

Lo spazio, il rock e la passione per la scienza: che cos’è l’Asteroid Day

Il 30 giugno si celebra l'Asteroid Day, una giornata per conoscere gli asteroidi e i pericoli che corre la Terra. Oggi una conferenza stampa ha fatto le prime anticipazioni per l'evento del 2016

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Il 30 giugno si celebrerà l’Asteroid Day, giornata mondiale dedicata alla conoscenza degli asteroidi. Crediti immagine: Don Davis, Wikimedia Commons

*Questo articolo è stato modificato alle 18:00 del 9 febbraio. Ci scusiamo con i lettori per l’errore, l’Asteroid Day 2016 verrà celebrato il 30 giugno come nel 2015, mentre il 9 febbraio si è tenuta la conferenza di presentazione della ricorrenza (in collaborazione con ESA ESTEC, European Space Agency) con anticipazioni sulle attività che verranno organizzate per celebrarla

COSTUME E SOCIETÀ – Prendete un giovane britannico, rigorosamente introverso e proveniente da un sobborgo di Londra. Mettete ora che il giovane scelga di fare astrofisica all’Imperial College, e ci riesca anche abbastanza bene. Mettete poi che questo giovane astrofisico inizi a fare un dottorato per un paio d’anni, divenendo co-autore di due paper scientifici sulla luce riflessa (e la relativa velocità) dalla polvere nel sistema solare. Mettete poi che il suddetto brillante astrofisico, ad un passo dall’ottenere il PhD, decida di formare, insieme ad un giovane eccentrico zoroastriano di Zanzibar, uno dei gruppi rock più famosi di tutti i tempi. Mettete che il giovane, introverso, secchione astrofisico diventi l’idolo indiscusso di milioni di persone in tutto il mondo. Sì, Brian May, chitarra-icona dei Queen, è un brillante astrofisico.

È superfluo ricordare chi sia e cosa abbia fatto per la musica Brian May. Ma forse è interessante notare come la passione per la scienza, anche in una multimilionaria star del rock, non si sia mai spenta. 37 anni dopo aver lasciato la sua carriera accademica, e precisamente nel 2007, Brian May riprende in mano la sua tesi di dottorato, l’aggiorna con le scoperte fatte negli ultimi anni (non molte, per la verità), e finalmente ottiene il titolo (con tanto di cerimonia alla Royal Albert Hall). Riprende così una nuova, forse per alcuni sconosciuta, carriera accademica.

Nell’ottobre 2007 è visiting researcher all’Imperial College, poi passa alla Liverpool John Moores University, dove rimane fino al 2013. Durante il flyby di Plutone è accreditato dalla NASA come science team collaborator. Continua inoltre la sua fervida attività di divulgazione, in particolare legata agli asteroidi (ne ha pure uno a suo nome, il 52665 Brianmay), fatta di conferenze e libri.  Ultima attività in ordine di tempo è l’organizzazione dell’Asteroid Day, che si tiene ogni anno il 30 giugno, insieme al regista Grigorij Richters.

L’Asteroid Day è una giornata in cui “persone provenienti da tutto il mondo si riuniscono per conoscere gli asteroidi e capire che cosa possiamo fare per proteggere il nostro pianeta, le nostre famiglie, le comunità e le generazioni future” da un impatto degli asteroidi (oggi, anniversario dell’incidente di Tunguska, si è tenuta una conferenza per parlare dell’Asteroid Day 2016 e degli incontri che si terranno il 30 giugno in giro per il mondo). In particolare gli scienziati, l’enorme comunità degli astrofili e i semplici curiosi sono chiamati ad organizzare eventi per conoscere di più sugli asteroidi e cercare di capire come evitare un impatto mortale sulla Terra.

È inoltre possibile firmare la Asteroid 100X Declaration, che richiede con forza alle istituzioni e alle autorità di impiegare tutte le tecnologie disponibili per rilevare e monitorare gli asteroidi vicini alla Terra che minacciano le popolazioni umane e sensibilizzare sulla pericolosità degli asteroidi e dei nostri sforzi per prevenire gli impatti. Come direbbe un suo illustre collega (RIP), la “stranezza dello spazio” continua a stupire tutti noi, anche una rockstar/astrofisico che assomiglia incredibilmente a Isaac Newton.

@gia_destro

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