IL PARCO DELLE BUFALE

Un convegno dei rivoluzionari dell’oncologia in memoria di Di Bella

Il 2 luglio a Bologna si terrà un convegno organizzato dalla Fondazione Di Bella, e gli organizzatori discuteranno della richiesta di ripristino della cosiddetta “legge Di Bella”

Torre della Regione Emilia Romagna, a Bologna, progettata dall’architetto Kenzo Tange. Crediti immagine: Baldo051, Wikimedia Commons

IL PARCO DELLE BUFALE – OggiScienza cerca un inviato o un’inviata che riferisca del convegno “Molecole biologiche nella prevenzione e terapia dei tumori” organizzato dalla Fondazione Giuseppe Di Bella con il Patrocinio dell’Ordine dei Medici, Chirurgi e Odontoiatri di Bologna, il 2 luglio dalle 9 alle 13.30. Inspiegabilmente, quel sabato tutti i collaboratori hanno impegni da cui dipende la loro vita professionale o privata. Concordano tuttavia con la custode del Parco delle Bufale sul fatto che l’evento non vada “bucato” essendo decisamente rivoluzionario:

  1. Non si terrà in una polverosa aula dell’Università di Bologna come nel 2010 e 2012, grazie a un tempestivo intervento di Marco Bella, non molto apprezzato dai sostenitori del Metodo Di Bella e delle pratiche omicide dello psicopatico Ryke Geerd Hamer. Sarà invece ospitato dal Movimento 5 Stelle nella sede dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna, Regione che ha dato i natali al compianto Luigi Di Bella di cui il figlio Giuseppe è il degno erede e successore.
  2. In via eccezionale per un convegno scientifico, Giuseppe Di Bella interverrà non una, ma due volte, avendo delegato la terza a un collaboratore.
  3. Sarà affiancato da pionieri altrettanto celebri di terapie anti-tumorali altrettanto radicali del Metodo Di Bella quali:
  •  le cure omeopatiche di Domenico Mastrangelo, noto anche per aver scoperto che l’HIV non è mai stato fotografato e quindi non esiste, e salvato la vita di una persona sieropositiva convincendola a non assumere farmaci anti-retrovirali;
  • la prevenzione semeiotica biofisica-quantistica di Sergio Stagnaro*, che l’indomani la ripresenterà nell’albergo Novotel-Fiera di Bologna alle 12;
  • l’abstract del francesista dell’Università di Bologna, Paolo Scampa, non è pervenuto agli organizzatori, ma dal titolo della relazione “Radioattività e cancro”, la custode desume che il metodo consista nella somministrazione di Uranium nitricum della Boiron.

Nel pomeriggio, i relatori s’incontreranno per una riunione strategica a porte chiuse. Il programma ne precisa lo scopo:

Chiedere espressamente il ripristino della cosiddetta “legge Di Bella” (articolo 3, comma 2 D.L. n. 17 del 23 febbraio 98, conv. con modificazioni, dalla legge 8 aprile 1998, n. 94), che consentiva al medico di prescrivere al di fuori dei vincoli burocratici ministeriali secondo scienza e coscienza, in base alle evidenze scientifiche, al momento in gran parte disattese dal prontuario del Ministero della Salute.

Grazie a questa legge per anni i medici hanno potuto prescrivere farmaci di cui esisteva un razionale d’impiego scientificamente testato, ma ignorato dalle commissioni ministeriali (Prontuario). Con la finanziaria 2007 la disposizione 94/98 non è più applicabile.

L’alleanza disinteressata di scienziati concorrenti tra loro e al premio Nobel è una prima mondiale. Per l’inviato sarà uno scoop, in particolare se otterrà la risposta a due domande cruciali:

  • La richiesta di Bologna previene e sostituisce quella che il “Brocher Assicurativo” Piero Bizzarri, l’arredatore d’interni Mario Bonucci e altri fondatori dell’Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate dovevano lanciare durante l’VIII Congresso Internazionale che si terrà a Firenze in settembre, sotto l’alto Patrocinio dell’Azienda Sanitaria Locale Toscana-Centro?
  • Per quale motivo la Fondazione Di Bella non ha previsto durante il convegno la presentazione di metodi la cui efficacia contro ogni tipo di tumore è anch’essa documentata da partecipazioni a convegni e articoli sui media, quali i supplementi dietetici al GcMAF di Ruggiero o l’alga spirulina di Calamita?

Alla custode sembra che nei confronti di molti candidati italiani al Nobel sia stata commessa un’ingiustizia sicuramente involontaria. La seconda domanda, posta con il dovuto garbo, contribuirà a farla riparare.

L’inviato troverà qui la documentazione sul Metodo Di Bella e qui un sunto delle reazioni entusiaste che il suo reportage non mancherà di scatenare.

*Correzione: una prima versione dell’articolo indicava Carlo Stagnaro, mentre il nome corretto è Sergio Stagnaro.

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