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Extreme – Alla ricerca delle particelle

Il CERN in mostra al Museo Nazionale della Scienza di Milano: una nuova esposizione permanente svela il mondo della fisica delle particelle e le attività che si svolgono a Ginevra

SPECIALE LUGLIO – Extreme, una mostra interamente dedicata alle particelle è stata inaugurata il 12 luglio a Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Per gli appassionati di particelle si tratta di una grande occasione per vedere da vicino il lavoro del CERN e dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, INFN. La mostra permanente permette di gettare uno sguardo sulla ricerca svolta nei laboratori del Large Hadron Collider, LHC, dai ricercatori di tutto il mondo a Ginevra. Non solo la ricerca di nuove particelle, come il bosone di Higgs, ma anche un modo per indagare l’universo e i “mattoni” che ne sono il fondamento, tra materia e antimateria.

Extreme svela ciò che accade all’interno dei laboratori di due dei più grandi istituti di ricerca che svolgono esperimenti legati alla fisica delle particelle. Oggetti, anche di grandi dimensioni e di valore storico, insieme a installazioni multimediali e interattive caratterizzano l’esperienza del visitatore. Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, ha spiegato:

“Per il Museo è di grande importanza favorire il dialogo tra scienziati e cittadini anche sui temi della ricerca fondamentale. È una responsabilità, oltre che una sfida complessa, aver deciso di dedicare alla fisica delle particelle, e progettato direttamente, un’esposizione permanente per pubblici diversi, lavorando con enti di ricerca d’eccellenza quali CERN e INFN. Da domani centinaia di migliaia di persone all’anno saranno coinvolte nell’esperienza di visita di una esposizione originale che descrive ricerche, risultati e modelli di lavoro in cui la scienza italiana gioca un ruolo così decisivo”.

All’inaugurazione, che si è svolta il 12 luglio a Milano, era presente anche il direttore generale del CERN, Fabiola Gianotti, che ha dichiarato:

“Milano non è solo il luogo dove sono cresciuta, ma anche la mia Alma Mater e occupa un posto speciale nel mio cuore. È quindi una grande gioia per me partecipare all’inaugurazione di questa bellissima mostra sulla fisica delle particelle. È stato un piacere per il CERN aver contribuito in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci e l’INFN alla creazione di una mostra originale che spero possa essere una fonte d’ispirazione per tutti coloro che la visiteranno”.

L’esposizione parte dal concetto di traccia, cioè l’elemento che permette di riconoscere e ricostruire un evento che non può essere osservato direttamente, e dimostra come anche per la fisica delle particelle sia importante l’osservazione delle tracce, come accade già per le altre discipline scientifiche dall’archeologia alle scienze forensi. Una caccia alle tracce delle particelle che viene eseguita tramite i rivelatori e offre la possibilità di sperimentare in prima persona il “silenzio cosmico”, che viene inseguito dai ricercatori sott’acqua o sotto terra, i luoghi estremi in cui gli esperimenti vengono posizionati per schermare i segnali di altre particelle che potrebbero “inquinare” la traccia cercata.

Non manca poi nella mostra la possibilità di vedere da vicino e toccare con mano la quotidianità dei fisici, dei tecnici e degli ingegneri che ogni giorno dedicano la loro vita alla ricerca delle particelle, grazie a tre diverse installazioni interattive che presentano lo stato attuale di conoscenza delle particelle subatomiche e due temi ancora oggetto di studio e dibattito: l’esistenza della materia oscura e di extradimensioni.

Una parte rilevante dell’esposizione è dedicata poi agli acceleratori, gli strumenti che permettono, facendo collidere le particelle a energie sempre maggiori, di creare nuove particelle e nuove tracce da esplorare. In quest’area domina LHC, il grande anello acceleratore attualmente in uso al CERN, che è arrivato ad operare ad energie altissime, oltre i 14 TeV, ricreando così energie prossime a quella scatenata dal Big Bang. Fernando Ferroni, presidente dell’INFN, che è tra i protagonisti delle scoperte straordinarie realizzate negli ultimi anni, ha commentato: ”

“Queste scoperte affondano le loro radici in una tradizione di eccellenza, nel lavoro tenace di una comunità di scienziati di tutto il mondo e nella capacità di innovazione alla frontiera della tecnologia esistente, a cui hanno contribuito non poco le industrie del nostro Paese. Siamo fieri di aver sostenuto e contribuito a sviluppare il nuovo spazio del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, dedicato alla fisica delle particelle, dove tutti potranno conoscere questa storia e avvicinarsi ai protagonisti quotidiani di queste ricerche. Iniziative come questa sono sempre più parte della missione dei grandi enti di ricerca, come INFN e CERN”.

L’ingresso all’esposizione è compreso nel biglietto del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, che si trova in via san Vittore 21 a Milano. L’orario estivo in vigore fino a domenica 11 settembre è:
da martedì a venerdì 10-18, sabato e festivi 10-19.

@oscillazioni

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Veronica Nicosia
Aspirante astronauta, astrofisica per formazione, giornalista scientifica per passione. Laureata in Fisica e Astrofisica all'Università La Sapienza, vincitrice del Premio giornalistico Riccardo Tomassetti 2012 con una inchiesta sull'Hiv e del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica Giancarlo Dosi 2019 nella sezione Under 35. Content manager SEO di Cultur-e, scrive di scienza, tecnologia, salute, ambiente ed energia. Tra le sue collaborazioni giornalistiche Blitz Quotidiano, Oggiscienza, 'O Magazine e Il Giornale.