CRONACA

Fiori sulla Luna

Al via il primo esperimento di serra lunare

image_miniSe il futuro della Luna sarà quello di ospitare un numero sempre crescente di missioni con personale umano, crescere vegetali sulla sua superficie potrebbe diventare presto necessario. Per questo una compagnia già nota per aver progettato habitat per animali e piante in condizioni di microgravità oggi ha annunciato che farà crescere la prima pianta sul nostro satellite.


La Paragon Space Development costruirà una serra che verrà inviata sulla superficie lunare a bordo della missione spaziale (privata) Odyssey Moon – che partecipa al Google Lunar X Prize, una gara da 30 milioni di dollari per inviare un rover, con finanziamenti principalmente privati, sulla Luna -.

Taber MacCallum, CEO della Paragon e nel 1990 fra i partecipanti dell’esperimento Biosfera 2, durante il quale otto persone hanno vissuto per due anni in una struttura molto simile a una serra, ritiene che questo sia un passo molto importante per uno sviluppo sostenibile sulla superficie lunare.

Il prototipo che è stato presentato venerdì 27 marzo allo stampa è una cupola di vetro rinforzata di metallo del diametro di 9 e alta 30 centimetri, larga abbastanza per farci crescere sei piante. Il prototipo dovrà essere ulteriormente rinforzato per proteggere i vegetali dalle radiazioni cosmiche e dalle temperature estreme del pianeta, che variano fra i -170° e i 100°.

Nella serra verranno fatti germogliare alcuni semi di senape. Questa pianta ha dei tempi di germinazione molto brevi, ideali per questa missione. I ricercatori della Paragon infatti vogliono evitare il freddo della notte lunare che dura 14 giorni e i semi di senape germogliano proprio nel tempo di un giorno lunare, cioè circa due settimane terrestri.

La data del lancio non è ancora stata fissata. Per vincere il Google Lunar X Prize la Odyssey Moon dovrà toccare il suolo lunare prima degli altri team, far correre un rover sulla superficie per almeno 500 metri e mandare delle foto, il tutto entro il 2014. Gli scienziati della compagnia privata che gestisce la missione sperano di lanciarla entro il 2011, per vincere il premio da 20 milioni di dollari che verrà ridotto a 15 milioni nel 2013.

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