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Spirit intrappolato nelle sabbie marziane

Nuove difficoltà per il rover della NASA: gli scienziati decidono di tenerlo fermo per qualche settimana

Non ci si può certo lamentare: Spirit, e il suo gemello Opportunity, i due robottini che dal 2004 esplorano il suolo marziano, avrebbero dovuto funzionare per pochi mesi dal momento dell’atterraggio, ma sono ormai cinque anni che continuano la loro missione. Spirit però a differenza di suo fratello che invecchia lentamente e senza intoppi, ha “sofferto” molte volte, come per esempio nel 2006 quando ha rotto irrimediabilmente una delle ruote anteriori, o quando di recente ha cominciato a soffrire di vuoti di memoria. Adesso poi sono le sabbie rosse del pianeta a creargli problemi: le sue ruote infatti sono parzialmente rimaste bloccate nel terreno soffice.

“Spirit è in una situazione molto difficile,” ha spiegato John Callas, project manager al NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California. “Stiamo procedendo meticolosamente e con cautela. Potrebbero passare settimane prima che proviamo nuovamente a muoverlo.”

Il robot resterà comunque in attività, continuando ad analizzare il terreno in cui è rimasto intrappolato. A terra invece gli scienziati proveranno probabilmente a simulare la situazione in cui Spirit si trova, in quello che alla NASA chiamano sandbox, il “contenitore della sabbia”.

Per sapere di più su Spirit e Opportunity, visita il loro sito.

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.