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Le emozioni di Planck

Anna Gregorio, del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste, ha seguito in diretta dalla Guiana francese il lancio del satellite Planck nello spazio avvenuta il 14 maggio. Queste sono le sue emozioni.

Le emozioni della giornata sono state, direi, incredibili.Il lancio era previsto per le 10:12 ora locale, e siamo partiti la mattina alle 6 per raggiungere il sito Agami, dal nome di un uccello guianese, dove osservare il lancio dell’Ariane a poco più di 6 chilometri dalla base di lancio, uno dei più vicini.

Questa è la stagione delle piogge e in particolare maggio è uno dei mesi più piovosi. Incredibilmente nelle ultime due settimane il tempo era sempre stato bellissimo e secco. Naturalmente la notte fra il 13 e il 14 ha cominciato a diluviare.
La notte non abbiamo quasi dormito, tra l’emozione e la preoccupazione per il tempo che avrebbe potuto rovinare il lancio. La mattina non è cominciata molto bene: diluvio! Dopo un’attesa di quasi 3 ore sotto una pioggia incessante e dopo un ultimo tratto di viaggio su una strada non asfaltata immersi nella terra rossa della Guiana, ci appare il sito Agami con l’Ariane in lontananza. Cominciamo a fotografare come pazzi anche se ci rendiamo conto che saranno foto tutte uguali e con poco significato “artistico” ma per noi sono importanti!
A questo punto procede tutto velocissimamente: manca un quarto d’ora al lancio e le nuvole pare si facciano da parte per l’Ariane, quasi si spostino per farcelo vedere meglio. Al momento del lancio siamo tutti concentratissimi, vorremmo fotografarlo, filmarlo per conservare questa esperienza sempre con noi. Lì dentro c’è la nostra fatica, il nostro sudore, direi il nostro sangue, anni di lavoro e di paziente e faticosa ricerca. Vogliamo però anche vederlo con i nostri occhi. Ed ecco che parte in un cielo assolutamente azzurro. L’emozione è grande, c’è un silenzio surreale e molti di noi non riescono a trattenere le lacrime.

Anna Gregorio
C’è chi è collegato al centro di controllo e sentiamo che sta andando tutto nel modo migliore. Riusciamo anche a vedere lo sgancio dei booster e poi via, Ariane scompare ma sappiamo che è ancora lì.
Ora ci affidiamo ai monitor. Aspettiamo lo sgancio prima di Herschel, che avviene dopo 26 minuti.La registrazione è disponibile sul sito di ESA http://www.esa.int/esaCP/index.html che mostra le riprese fatte da Herschel: si vede Planck fino al momento dello sgancio. Dopo altri 3 minuti anche Planck viene liberato. È questo l’altro momento critico, perché il satellite deve automaticamente orientarsi e cominciare ad acquisire energia attraverso i pannelli solari. Dopo altri 10 minuti, esattamente come previsto, comincia anche a comunicare. Tutto in maniera perfetta!
Esausti ma felicissimi ritorniamo verso il centro dove comincerà una giornata di festeggiamenti. Passiamo prima per la sala di controllo dove ci aspettano i nostri colleghi dell’industria, direi amici, che hanno condiviso con noi tutta la compagnia di test pre-lancio. Sono loro con cui abbiamo trascorso i momenti difficili e ora sono loro i primi con cui condividiamo la nostra totale felicità. Poi quelli ufficiali, pranzo e poi party serale.
Non so se sia possibile descrivere quello che ho/abbiamo provato, ma la felicità e la soddisfazione di questa giornata rimarrà per sempre nella mia mente ma soprattutto nel mio cuore.

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