Uncategorized

La scomparsa del lupo mannaro

Immagine di unlupo mannaro in una stampa del 19 secolo (crediti Brian Regal)Il darwinismo è il responsabile della sparizione dei lupi mannari dall’immaginario collettivo, rimpiazzato da Yeti e altri mostri dalle fattezze scimmiesche.

Che fine ha fatto il lupo mannaro? Un po’ come il Babau nel racconto di Dino Buzzati è sparito dalla fantasia dei tutti e se n’è andato per sempre. E la colpa è di Charles Darwin, come spiegherà Brian Regal, professore di storia della scienza della Kean University di Union, nel New Jersey, il prossimo luglio durante l’annuale incontro della British Society for the History of Science a Leicester, nel regno Unito. Per gran parte della storia umana di cui si ha documento gli esseri umani hanno riservato le loro paure più grandi a bestie ibride uomo-cane, come il lupo mannaro. Un tempo si credeva realmente all’esistenza di questi mostri e molte erano le cronache di viandanti aggrediti da queste bestie.

150 anni fa però, la pubblicazione dell’“Origine delle specie” ha spostato la nostra attenzione verso un altro tipo di mostro: l’uomo-scimmia, come lo Yeti, o l’americano Bigfoot. Dal diciannovesimo secolo in poi le storie di incontri con lupi mannari sono diminuite significativamente, spiega Regal. “Il diffondersi dell’idea dell’evoluzione naturale ha aiutato a uccidere i lupi mannari, perché un ibrido umano-canino non ha senso da un punto di vista evoluzionista. L’brido uomo-scimmia invece non è solo evolutivamente accettabile, è anche la base dell’evoluzione umana.”

Condividi su
Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.