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Esplorare il mare con un pesce-robot

Crediti: david ten haveUn consorzio internazionale, che vede partecipare anche l’Università di Verona, collaborerà per progettare un sistema di navigazione biologicamente ispirato

“I pesci sono molto efficienti e possono insegnarci un sacco di cose” così commenta Paolo Fiorini, dell’Università di Verona, uno dei partner di “Filose”, un progetto internazionale che sta partendo proprio in questi giorni e che intende mettere a punto un pesce-robot per esplorare i fondali marini bassi, in quelle condizioni dove i sistemi di navigazione tradizionale falliscono.

Ascolta l’intervista integrale di OggiScienza a Paolo Fiorini

Il consorzio che vede collaborare l’Università di Tecnologia di Tallinn in Estonia, l’Università di Verona, l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, l’Università di Tecnologia di Riga in Lettonia, e l’Università di Bath in Inghilterra si ispirerà alla biologia dei pesci per sviluppare un prodotto tecnologico di grande versatilità ed efficienza energetica.

Il gruppo di Verona, guidato da Fiorini che è professore associato di Automatica al Dipartimento di Informatica, si occuperà di “simulare” il sistema nervoso del pesce. Fra le varie cose Fiorini e colleghi  si occuperanno di capire quale interazione esiste fra i sensori della linea laterale del pesce, quei sensori che permettono al pesce di sentire le variazioni di pressione lungo il corpo, e la muscolatura: “vorremmo capire come il pesce riesce ad essere così efficiente combinando l’azione dei muscoli per la navigazione di lunga durata agli altri muscoli che adeguano la forma del corpo e la resistenza alla turbolenza dell’acqua.”

Il progetto durerà tre anni alla fine dei quali il consorzio prevede di produrre un prototipo di propulsione che servirà per mettere successivamente a punto il vero e proprio pesce-robot.

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.