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Antiossidanti per contrastare l’influenza

Crediti: pizzodisevo I danni a carico dei polmoni provocati dall’influenza suina possono essere contrastati da sostanze antiossidanti


La prevenzione resta comunque l’arma migliore: è dunque buona norma lavarsi frequentemente le mani, e soprattutto nel caso di individui particolarmente a rischio (anziani, bambini molto piccoli e donne incinte) sottoporsi al vaccino. Ora però un gruppo di scienziati dell’Alabama, ha messo in evidenza il ruolo degli antiossidanti per combattere la malattia, una volta contratta. Nell’articolo pubblicato sul FASEB journal (http://www.fasebj.org) Sadis Matalon e colleghi hanno dimostrato che le sostanze antiossidanti possono contrastare efficacemente i meccanismi con cui il virus danneggia i polmoni.

Come spiega Matalon il virus attacca i polmoni attraverso la proteina M2, che colpisce le cellule epiteliali della superficie interna di questi organi, danneggiando una proteina fondamentale nel meccanismo con cui le cellule rimuovono il liquido dentro ai polmoni. Il malfunzionamento di questo processo apre la porta a complicazioni come la polmonite o altri disturbi a carico dell’apparato respiratorio.

La scoperta è stata fatta grazie a tre esperimenti. Nel primo la proteina polmonare veniva iniettata in delle uova di rana per esaminare il suo normale funzionamento. Nella seconda serie di esperimenti nelle uova venivano iniettate sia la proteina polmonare che la M2, e si osservava una chiara diminuzione nella funzionalità della proteina polmonare. Usando delle tecniche di biologia molecolare gli scienziati hanno isolato il segmento della proteina M2 responsabile del danneggiamento alla proteina polmonare. Senza questo segmento la M2 non esibiva il suo effetto nocivo. Nel terzo esperimento la M2 intatta e la proteina polmonare venivano iniettate nelle uova di rana insieme ad alcuni agenti antiossidanti. Anche in questo caso l’effetto negativo della M2 era fortemente ridotto. Tutti gli esperimenti sono stati ripetuti con cellule polmonari umane, ottenendo gli stessi risultati.

In attesa di ulteriori sperimentazioni e di nuovi farmaci specifici, in caso di influenza la raccomandazione è sempre quella di mangiare molta frutta (ricca di antiossidanti), anche se va sottolineato che non si tratta di un modo alternativo di prevenire l’infezione. In caso di influenza, soprattutto nei casi più marcati e che interessano persone a rischio, resta sempre buona norma consultare un medico.

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.