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Lo yoga fa bene al cuore

Crediti: Pedro Moura PinheiroL’esercizio regolare aumenta la capacità che il nostro cuore ha nel rispondere alle esigenze quotidiane del nostro organismo


CRONACA -Esercizi dolci ma intensi, massima concentrazione, controllo corporeo, rilassamento: secondo una ricerca che verrà presto pubblicata sulla rivista International Journal of Medical Engineering and Informatics lo yoga anzi alcune delle pratiche fisiche che vengono comunemente identificate con questo nome (in realtà lo yoga in India, il suo paese d’origine, ha un’accezione più ampia essendo uno dei sistemi ortodossi della filosofia induista) hanno un effetto benefico sullo stato di salute del cuore.

Come scrivono Ramesh Kumar Sunkaria, Vinod Kumar, e Suresh Chandra Saxena dell’Istituto Indiano di Tecnologia di Roorkee, gli individui che si esercitano regolarmente in questa disciplina hanno una variabilità del battito cardiaco (HRV) superiore a quelli che non la praticano.

Il ritmo cardiaco in un individuo è regolato dal sistema nervoso autonomo attraverso l’effetto di due sottosistemi: quello simpatico e quello parasimaptico. Il primo ha il compito di elevare il ritmo, mentre il secondo di rallentarlo. L’azione sinergica dei due garantisce la corretta risposta ai bisogni dell’organismo, come durante il nutrimento, in caso di pericolo o in altre situazioni che richiedano un innalzamento o una diminuzione dell’attività. Secondo molti studi gli individui sani mostrano alti livelli di questa variazione del ritmo, mentre le persone con problemi cardiaci evidenziano una variabilità limitata.

Gli scienziati indiani hanno analizzato proprio questo parametro in due gruppi di persone fra i 18 e 48 anni. Sunkeria e colleghi hanno eseguito un’analisi spettrale dell’HRV, isolando l’intensità in ciascuna banda di frequenza del battito. Ogni banda di frequenza è collegata a particolari  funzioni corporee: quelle basse per esempio si riferiscono al controllo della temperatura dell’organismo. Più in generale le frequenze basse si riferiscono all’azione esercitata dal sistema parasimpatico e quelle alte al simpatico. I risultati del team indiano dimostrano che nei soggetti che praticano lo yoga c’è un rafforzamento del controllo esercitato dal sistema parasimpatico, detto anche vagale, che indica un maggiore controllo autonomo del battito cardiaco, e di conseguenza uno stato di migliore salute del cuore

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.