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Esercito verde

Pannelli solari, impianti eolici, biocarburanti: anche le forze armate americane, oggi, hanno un gran bisogno di energia “pulita”. Un articolo dell’Economist spiega perché e quali sono le nuove strategie messe in campo.

CRONACA – È già accaduto spesso in passato: una certa tecnologia, nata in ambito civile, viene pienamente sviluppata, a costi elevatissimi, in ambito militare, per poi magari fare ritorno, più “matura”, ad applicazioni pacifiche. Bene: sembra che, almeno negli Stati Uniti, questo sia proprio il percorso che stanno facendo le nuove tecnologie per la produzione di energia “pulita”. A raccontarlo è un interessante servizio pubblicato oggi sul sito web della rivista britannica The Economist .

Quando si tratta di energia, insomma, per gli Usa “verde è bello” e non in nome di qualche principio ecologico o geopolitico (per esempio per ridurre la dipendenza dalle importazioni di greggio), ma semplicemente perché l’esercito ne ha bisogno. “Le missioni militari attuali sarebbero impossibili senza il consumo di un’impressionante quantità di combustibili fossili”, scrive l’Economist. C’è bisogno di energia praticamente per tutto: carri armati, jet, generatori elettrici per mantenere attive le comunicazioni nelle basi e con il resto del mondo. “Inoltre, in posti come l’Iraq o l’Afghanistan i militari devono essere tenuti al caldo in inverno e al fresco d’estate”.

In ciascuno di questi paesi, le forze armate americane consumano all’incirca 1000 galloni (poco meno di 4ooo litri) di combustibile al giorno. Quantità, che per di più deve essere trasportata sul posto, in condizioni non propriamente facili. Da qui, l’impegno per le tecnologie pulite.

Qualche esempio? Eccoli. Nel 2006, il generale Richard Zilmer, allora comandante delle truppe Usa nell’Iraq occidentale, richiese di poter disporre, con urgenza, di pannelli solari, turbine eoliche e altri dispostivi per ridurre il ricorso a carburanti di origine fossile. La marina militare, invece, sta puntando tutto sui biocarburanti e sui veicoli ibridi.

Intanto, in alcune basi militari gli americani hanno rivestito le tende con una speciale schiuma isolante, che permette di dimezzare la quantità di energia necessaria per far funzionare in estate gli impianti di condizionamento. Come ripetono continuamente gli esperti, puntare sulle nuove tecnologie va bene, ma servono anche adeguate strategie di riduzione dei consumi!

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Valentina Murelli
Giornalista scientifica, science writer, editor freelance