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Il ghiacciaio dimenticato

Ascolta l’intervista integrale a Vandana Shiva

Vandana Shiva a Copenhagen racconta come i cambiamenti climatici mettono a rischio il delicato ecosistema dell’Himalaya

CRONACA – “Il tetto del mondo è in pericolo”. A lanciare l’allarme, a Copenhagen, è Vandana Shiva. “Tutti parlano dello scioglimento dei ghiacciai ai poli, nessuno dice invece cosa sta accadendo nelle regioni dell’Himalaya”.

Il sistema montuoso dell’Himalaya è uno dei più complessi e dinamici della Terra. Sulle punte delle sue catene montuose, tra le falesie le più alte del pianeta e i ghiacciai e le zone coperte da permafost più estese dopo i poli, il riscaldamento globale raggiunge il suo apice. Sulle roccie del Nepal è stato registrato un aumento della temperatura di 0.6 C ogni dieci anni, ben al di sopra quindi della media annulate globale caratterizzata da un aumento di temperatura 0.74 C per ogni cento anni. Le risorse d’acqua provenienti da questa regione confluiscono in dieci dei più grandi fiumi dell’Asia.

“L’acqua dell’Himalaya sostiene metà dell’umanità – spiega Vandana Shiva, che continua: “I cambiamenti climatici minacciano tutte le popolazioni che vivono nelle zone, inclusa regioni della Cina e dell’India, si parla di più di 1.3 miliardi di persone”.  Anche l’economia di questa zona è in serio pericolo. È l’acqua di fiumi come il Gange, il Yangtze, il Fiume Giallo a irrigare i campi delle coltivazioni di riso di India e Cina, i due produttori maggiori di riso nel mondo. Gli scienziati stimano che circa il 50% del flusso annulae d’acqua nei fiumi è legato allo scioglimento della neve e dei ghiacciai di queste catene montuose, e il riscaldamento globale ha un impatto notevole sulla distirbuzione e all’acceso all’acqua.

A essere preoccupata non è solo Shiva, la scienziata indiana nota in tutto il mondo per la sue campagne ambientaliste. La necessità di interventi rapidi emerge dagli studi del International Centre for Integrate Mountain Development (ICIMOD), un centro di ricerca e sviluppo a cui afferiscono otto regioni membro della zona dell’Hindu Kush-Himalaya che assiste le popolazioni nella comprensione e l’adattamento ai cambianti ondotti dalla comporta sul fragile ecosistema delle montagne.

La regione montuosa dell’Himalaya gioca un ruolo importante nella circolazione atmosferica globale e nella biodiversità del pianeta. Quali saranno tutte le conseguenze dei cambiamenti climatici non è ancora chairo. Molti studi escludono la regione dell’Himalaya a causa della sua complessa topografia e la mancanza di dati adeguati. “C’è la necessità urgente di avviare un sistema di conoscenze capace di monitorare il ghiaccio, l’acqua, la neve, di applicare dei modelli idriologici per prevedere la disponibilità di acqua” spiegano i ricercatori dell’ICIMOD. Capire di più per sostenere le comunità locali.

Alle dichiarazioni del centro di ricerca fanno eco le parole di Vandana Shiva: “I diritti delle popolazioni e la salute della Terra vanno di pari passo. È per questo che qui, in questa Copenhagen, che verranno prese le questioni più importanti della storia del pianeta da una parte, e dei diritti democratici dall’altra”.

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