CRONACA

Robin Hood egoisti

L’osservazione di un pesce dimostra origini egoiste per il comportamento generoso

NOTIZIE – Il pesce pulitore (noto anche come pesce dottore, Labroides dimidiatus) dimostra che un comportamento altruista come mettersi dalla parte della vittima può avere i suoi notevoli vantaggi. Come si legge in un articolo pubblicato su Science, il piccolo pesce comune negli acquari, si nutre ripulendo dai parassiti la pelle di animali più grandi. Il pesce pulitore può anche imbrogliare e rubare un po’ del muco che di solito ricopre la pelle dei pesci che lo ospitano, e ottenere così un pasto più abbondante. Questo comportamento però è dannoso e li mette di cattivo umore gli ospiti che tenderanno successivamente a scacciare i pesci pulitori.

Proprio per evitare dei clienti insoddisfatti il pesce pulitore si comporta da paladino delle vittime difendendole dagli individui femminili della sua stessa specie che provano a fare i furbi a discapito del pesce ospite. Secondo I ricercatori della Zoological Society of London, dell’Università del Queensland e dell’Università di Neuchâtel, “i clienti se ne andranno se vengono imbrogliati. Questo vuole anche dire che il pasto del maschio sparirà se le femmine imbrogliano. Punire le femmine truffatrici non significa semplicemente che i maschi prendono le parti dei  clienti, quanto piuttosto si assicurano di avere un pasto decente.”

Prendere le parti della vittima è comune fra gli esseri umani, ma non è ancora chiaro quali siano i motivi evolutivi che ci spingono a questo comportamento. Lo studio inglese sembra dimostrare che alla base  di questi comportamenti generosi stiano motivazioni squisitamente egoistiche. Il prossimo stadio della ricerca, come hanno dichiarato gli scienziati britannici sarà osservare il comportamento dei pesci maschi verso le femmine di dimensioni simili, che possono subire un cambiamento di sesso e minacciare la loro autorità.

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.