COSTUME E SOCIETÀ

Scienza e hi-tech: ecco i mestieri di domani

Dal nano-medico all’architetto spaziale: uno studio commissionato dal governo britannico traccia una mappa delle professioni dei prossimi 20 anni.

COSTUME – Che lavoro vuoi fare da grande? Oggi la più classica delle domande potrebbe ricevere risposte davvero sorprendenti. Qualcuno, per esempio, potrebbe desiderare una carriera come costruttore di parti del corpo di ricambio o come nano-medico. Oppure come guida turistica spaziale .
E queste sono solo alcune tra le 20 nuove professioni in ambito scientifico e tecnologico che, secondo la società di consulenza britannica Fast Future, potrebbero trovarsi esattamente dietro l’angolo, e diventare opportunità concrete di occupazione tra il 2010 e il 2030.

Per arrivare a stilare l’elenco, commissionato dal governo britannico nell’ambito della campagna di sensibilizzazione scientifica Science: So what? So everything, i futurologi di Fast Future hanno cercato di individuare i trend principali di sviluppo di scienza e tecnologia nei prossimi vent’anni, identificando almeno quattro settori fondamentali in cui sono attese le maggiori novità in fatto di occupazione.

Prima di tutto, ovviamente, la salute, dove c’è spazio non solo per new entry assolute, come l’esperto in nanomedicina, cioè in trattamenti o interventi realizzati con l’ausilio di nanomateriali e nanotecnologie, ma anche per il rafforzamento di professioni esistenti, come il geriatra o l’infermiere specializzato nella gestione del benessere delle persone anziane.

In ambito spaziale c’è già chi sta mettendo le mani avanti, come la compagnia Virgin Galactic, che propone turismo spaziale per un futuro davvero prossimo. Serviranno guide, piloti, ma anche architetti specializzati in costruzioni extraterrestri: al Sasakawa International Center for Space Architecture (Sicsa) dell’Università di Houston, per esempio, stanno già progettando serre da posizionare su Marte.

Altro settore “caldo” è quello ambientale: qui dovrebbe esserci spazio per agricoltori in grado di sviluppare le nuove tecniche di agricoltura verticale, per ingegneri specializzati nel ridurre o addirittura invertire gli effetti del riscaldamento globale e per ingegneri e designer dedicati allo sviluppo di nuovi veicoli alimentati con energie alternative.

Non mancano interessanti prospettive anche per il mondo di Internet e delle comunicazioni online: esperti legali, personal brander (consulenti per la creazione di brand personali usando social network e nuovi media), manager in grado di aiutarci a gestire le nostre vite elettroniche, controllando le nostre email, verificando che tutti i nostri dati siano conservati correttamenti e gestendo i nostri profili elettronici.

A qualcuno, comunque, toccherà pur sempre un lavoro “sporco”: alcuni, per esempio, si faranno carico di ripulire il Web dalle informazioni che non vogliamo più far circolare, mentre altri si occuperanno di controllare le frontiere in casi di quarantena per evitare la diffusione di un nuovo virus pandemico.

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Valentina Murelli
Giornalista scientifica, science writer, editor freelance