CRONACA

Gorilla: malati di malaria

Gorilla: mamma e cucciolo

Il parassita che provoca la malaria negli umani è stato scoperto anche nei gorilla, complicando così la lotta a questa tremenda malattia che colpisce ogni anno 500 milioni di persone, causando milioni di morti, di cui 2 milioni sono bambini.

NOTIZIE – Si sapeva che i gorilla possono venire infettati da parassiti che provocano la malaria in una forma non maligna. Ora è stato scoperto che possono venire infettati anche dal Plasmodium falciparum responsabile dell’85% dei casi di malaria negli esseri umani e della quasi totalità dei decessi. La ricerca, pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, è stata condotta da Francisco Ayala e colleghi dell’University of California (Irvine, USA), analizzando le feci di 84 gorilla del Camerun e il sangue di tre gorilla del Gabon, sia selvatici che in cattività.
Nello stesso studio, è stato anche confermato che il parassita della malaria è stato trasmesso dagli scimpanzé agli umani circa 5000 anni fa, probabilmente da un’unica zanzara. Questa scoperta potrebbe fornire ulteriori informazioni utili per mettere a punto un vaccino contro la malaria e per comprendere meglio i meccanismi di trasmissione tra animali e umani di virus che provocano malattie infettive, come HIV, SARS, influenza aviaria e influenza suina.
Il fatto che i gorilla possano prendersi questa forma di malaria maligna aggiunge un ulteriore fattore di rischio alla sopravvivenza della specie. Dal punto di vista degli umani, poi, complica di molto la lotta alla malattia. Gli sforzi per eradicare il parassita, anche dalle zone dove è più endemico e diffuso, potrebbero venire vanificati se, a causa del contatto tra umani e gorilla, gli umani venissero nuovamente infettati dai gorilla.
Il contatto tra le due popolazioni diventa sempre più frequente e stretto a causa della progressiva distruzione dell’habitat dei gorilla. Un motivo in più per cercare di salvaguardarlo.

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