CULTURA

Il metodo Jovanotti

Ritratto dell’eroe, da giovane.

CINEMANature, come tutte le riviste scientifiche del mondo, piange Spirit mollato a riposare in pace nella plaga sterile che aveva perlustrato e analizzato oltre il dovere, trasformando i tre mesi da contratto in tre anni d’intenso lavoro, come passa il tempo signora mia, imparino i fannulloni del ministro Brunetta, tuttavia finché c’è vita, macché vita e vita, ok, come non detto, finché c’è speranza, la decisione di lasciarlo agonizzare sul quel declivio ghiaioso, ma non era una plaga sterile?, la smetta d’interrompere o perdo il filo, la decisione presa dalla Nasa, core ‘ngrato, non è condivisa dal Jet Propulsion Laboratory, a Pasadena dove i badanti del valente sesquipede non lo dimenticano, e io nemmeno, d’altronde hanno tutti il Dvd della Nasa-Disney, io pure, la scena in cui lui, Spirit, e lei, Opportunity, si lasciano forse per sempre, anzi sicuramente, l’ho vista più volte del Titanic, sniff, mi passi i kleenex, comunque dico che i badanti non si rassegnano, altrimenti avrebbero listato a lutto il web Free Spirit, un appello a liberarlo e librarlo verso nuovi orizzonti, ma che orizzonti e orizzonti, le giunture non son più quelle d’una volta, sarà mica un buon motivo, non si trattano così gli anziani, hanno pensato gli ingegneri di Pasadena, oltretutto non sarebbe la prima volta che lo traggono d’impiccio e tra un po’ arriverà la primavera, complici il vento che gli rispolvererà i pannelli e il Sole che gli ricaricherà le batterie, se qui “l’amore muove le montagne,” come dice Lorenzo Cherubini, noto esperto in trasporti affettivi, cosa gli ci vuole, all’amore s’intende, per spostare di qualche centimetro un robot su Marte?

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