CRONACAIL PARCO DELLE BUFALE

Niente mix fra rimedi naturali e medicine tradizionali

Un monito dagli scienziati della Mayo Clinic: prima di mescolare rimedi naturali e medicine parlatene con il medico

NOTIZIE – La medicina naturale (non l’omeopatia e altri rimedi quasi-magici come i fiori di Bach, sia chiaro) può essere molto potente. I principi attivi estratti da alcune piante sono estremamente efficaci, talvolta così forti da risultare persino tossici, e, fatto non sempre noto a tutti, anche le multinazionali farmaceutiche spesso li inseriscono nella composizione dei medicinali tradizionali. Il ricorso ai principi naturali, quelli che possiamo procurarci in una comune erboristeria, o in un supermercato, dovrebbe dunque essere valutato con estrema cautela. Una ricerca pubblicata qualche giorno fa sul Journal of the American College of Cardiology mette in guardia sulle associazioni fra alcuni principi naturali e le medicine tradizionali, specialmente quelle contro le malattie cardiovascolari, come le statine, gli anticoagulanti e i farmaci per regolare la pressione sanguigna.

Arshad Jahangir, della Mayo Clinic in Arizona, e colleghi hanno analizzato l’interazione di alcuni estratti naturali con queste medicine e hanno trovato che per esempio l’iperico (comunemente usato come antidepressivo naturale) innalza la pressione sanguigna e il ritmo cardiaco, che aglio e zenzero aumentano il rischio di emorragia, e che persino il succo di pompelmo può aumentare gli effetti delle statine e dei farmaci che bloccano i canali per gli ioni calcio.

L’articolo include una lista di prodotti naturali da prendere con cautela: ginkgo biloba, ginseng, echinacea, ma anche latte di soya e tè verde (che diminuiscono l’effetto della cumarina) e aloe vera e liquirizia. Il pericolo in ogni caso non è tanto l’assunzione alimentare di queste sostanze, quanto l’uso sistematico e quotidiano come automedicazione. La precauzione, per coloro che assumono farmaci per il cuore, dovrebbe essere quella di informare il proprio medico e valutare insieme il comportamento da adottare.

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.