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Io do un tonno a te se tu dai un elefante a me

Tonni ed elefanti sulla bilancia del commercio internazionale

IL CORRIERE DELLA SERRA – Supporto per il tonno contro la riapertura del commercio di avorio. È quanto chiedono 23 stati africani preoccupati che i paesi dell’Unione Europea diano sostegno al tentativo di Tanzania e Zambia di riqualificare le loro popolazioni di elefanti in occasione della conferenza del CITES che si terrà a Doha tra qualche settimana. Secondo gli stati, tra cui Kenya, Etiopia e Nigeria, si tratterebbe di un primo passo per vendere le 90 e 20 tonnellate di avorio accumulate dai loro governi negli anni e di fatto avviare un processo che mira alla ripresa della commercializzazione dell’avorio.

La proposta ha un precedente tutto africano: nel 1997 e nel 2002 era stato permesso a Botswana, Namibia, Sudafrica e Zimbabwe di vendere al Giappone oltre 150 tonnellate di avorio supplementare sotto stretto controllo della CITES, ovvero dello stesso organo che nel 1989 ne aveva bloccato il commercio a livello internazionale. La scelta era stata giustificata dal riconoscimento del buono stato di molte popolazione di elefante africano distribuite nell’area meridionale dell’Africa. La vendita aveva generato introiti per oltre 20 milioni di dollari in seguito devoluti alla conservazione di questi animali e alla sussistenza delle comunità che si trovano entro il range di distribuzione della specie.

Quest’anno alla conferenza di Doha, Tanzania e Zambia cercano un accordo simile. Di contro Kenya, Etiopia e Nigeria chiedono una moratoria di 20 anni verso ogni proposta di abbassare i controlli internazionali sul commercio degli elefanti africani. Nel frattempo minacciano di opporsi alla proposta europea di vietare il commercio del tonno rosso, se l’UE non sostiene la loro causa.

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