CRONACA

Tutto un altro Sole


Il satellite NASA Solar Dynamics Observatory, lanciato di recente, sta cominciando a mandare nuove straordinarie immagini della nostra stella.

La missione del Solar Dynamics Observatory – SDO è cominciata solo due mesi fa, l’11 febbraio, quando è stato lanciato verso il suo lungo viaggio verso il Sole. Lo scopo della missione, che durerà cinque anni, è la determinazione del campo magnetico del Sole, lo studio degli eventi violenti come il vento solare, i brillamenti e i getti di gas dalla corona. Servirà inoltre a migliorare la comprensione del modo in cui il Sole influenza l’atmosfera terrestre e il clima.

Le immagini di SDO sono le migliori finora scattate e mostrano dettagli sconosciuti e dinamiche mai viste: flussi di materia che si protendono nello spazio, primi piani delle zone di maggiore attività sulla superficie del Sole, brillamenti ad altissima risoluzione osservati in luce ultravioletta…

Il Sole visto nell'estremo ultravioletto dal satellite SDO della NASA (30 marzo 2010, NASA)

Ogni giorno arriveranno alla stazione di controllo a Terra 1,5 terabyte di dati che permetteranno anche di monitorare meglio le condizioni meteo spaziali che possono influenzare le telecomunicazioni terrestri, i sistemi di controllo degli aerei, le reti di distribuzione dell’energia elettrica e in alcuni casi provocare dei blackout.
I tre strumenti principali, Helioseismic and Magnetic Imager, l’Atmospheric Imaging Assembly e l’Extreme Ultraviolet Variability Experiment, forniranno una mappa del campo magnetico del Sole e della sua attività, un ritratto della sua superficie e della sua atmosfera e, infine, le variazioni delle radiazioni che hanno un diretto impatto sull’atmosfera terrestre.

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