ascolta l’intervista di OggiScienza a Fulvio Stel
Fulvio Stel meteorologo dell’Unione meteorologica del Friuli Venezia Giulia spiega i motivi del ritardo della primavera di quest’anno
NOTIZIE – Il meteo oggi come oggi non ci riserva molte sorprese: oggi pioggia, domani pioggia, dopodomani idem. E sarà così ancora per qualche tempo, ci assicura Fulvio Stel, fisico dell’Unione meteorologica del Friuli Venezia Giulia, raggiunto al telefono da OggiScienza. Ma niente paura arriverà anche il tempo dei sandali e delle creme solari, assicura Stel e finiremo certo per lamentarci dell’afa. In ogni caso le temperature di quest’anno non sono poi così eccezionali: è vero che l’inverno scorso ha ragiunto punte di freddo insolito, ma è anche vero che in media non si è trattato di un inverno così rigido. E anche la primavera, anche se anomala rispetto agli ultimi dieci anni, non è poi molto diversa da quelle che da bambini osservavamo negli anni ’70. Tutto a posto dunque e, per inciso, le ceneri del vulcano Eyjafjallajökull hanno un bassissimo rischio di rovinare la nostra estate.
ricordo il maggio del 1946, perchè era il mio primo anno di lavoro,non fece che piovere, tutti giorni pioggia e temporali.
un pensionato, che coltivava un orticello di guerra davanti alla finestra del mio ufficio era disperato perchè l’orticello
era la sua risorsa per integrare la tessera annonaria. già, la guerra era finita da un anno, ma il razionamento durava ancora. oggi, meno male, quel problema non c’è più.
Che influenza hanno le macchie solari (in questo caso assenti) con queste perturbazioni metereologiche? Il metereologo Fulvio Stel non ne fa cenno. Penso che non vivevamo una primavera cosi intensa di pioggia da qualche anno. Gli anni scorsi si passava dall’ inverno all’ estate con una totale assenza della primavera, oggi , tale stagione è ritornata (grazie al cielo) anche se con prepotenza.
[…] noi non sembra che ad aprile abbia fatto particolarmente caldo, anzi! Ed è vero anche secondo i meteorologi che questa primavera la pioggia il e freddo continuano a tormentare buona parte dell’Italia. […]