CRONACA

Dalle farfalle alle banconote

È stato scoperto un modo per riprodurre i colori straordinari delle ali delle farfalle tropicali. Potrà essere utilizzato dall’industria tipografica per rendere più sicure banconote e carte di credito.

NOTIZIE – L’iridescenza delle ali delle farfalle e di altri insetti dipende non tanto dai pigmenti ma soprattutto da particolari microstrutture presenti sulle ali che riflettono e rifrangono la luce che incide sulla superficie. In natura i colori più brillanti si ottengono quando la luce interagisce con superfici che presentano una struttura periodica a scala microscopica e nanoscopica. Le ali della farfalla indonesiana Papilio blumei, per esempio, sono ricoperte da molti strati di scaglie alternati a concavità di circa 5-10 micrometri piene di aria, un po’ come tante file di scatole di uova impilate. La luce, proveniente da angoli differenti, viene riflessa una o più volte a seconda della direzione e della lunghezza d’onda, e polarizzata con angoli differenti. Questo crea degli effetti di colori molto intensi.
Anche se i fenomeni fisici alla base dei colori delle ali delle farfalle sono noti da tempo, non si era ancora riusciti a riprodurli in modo soddisfacente.
Proprio dalla bella Papilio blumei sono partiti i ricercatori Mathias Kolle, Ulrich Steiner e Jeremy Baumberg dell’Università di Cambridge per il loro studio che, attraverso l’applicazione di una serie di procedure nanotecnologiche, ha condotto alla riproduzione di una copia identica delle scaglie della farfalla, ottenendo lo stesso effetto di colori.
Il modello scoperto nelle farfalle potrebbe essere comune anche ad altri insetti. La riproduzione di strutture fotoniche naturali è utile per la messa a punto di un modello che permetta di comprendere meglio la produzione dei colori in natura nonché per realizzare dei sistemi industriali per rendere più sicure banconote e carte di credito ed evitare le contraffazioni.
La ricerca è stata pubblica su Nature nanotechnology.

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