CRONACA

Quando due buchi neri si fondono

Il buco nero che nasce dall’incontro di due buchi neri viene normalmente scaraventato ad alta velocità lontano dal luogo di origine… poi rallenta. Oggi c’è un modello che forse spiega il perché di questo rallentamento.

NOTIZIE – Quando due buchi neri orbitano sufficientemente vicino l’uno all’altro finiscono per fondersi insieme. In questo processo vengono irraggiate onde gravitazionali, che si possono immaginare come delle increspature dello spaziotempo. Se le onde, al momento della fusione, si propagano prevalentemente in un verso, il nuovo buco nero nato dalla fusione verrà scaraventato nel verso opposto. In alcune simulazioni, tuttavia, emerge anche un fattore di frenamento che rallenta la corsa del buco nero.

Finora il motivo di questa decelerazione è rimasto inspiegato. La possibile spiegazione arriva da tre fisici del Max Planck Institute for Gravitational Physics di Potsdam in Germania, Luciano Rezzolla, Rodrigo P. Macedo e José Luis Jaramillo. Se si considerano i due buchi neri iniziali come delle palle da bigliardo, dicono Rezzolla e colleghi, il problema si semplifica. Il nuovo buco nero in moto irraggia delle onde gravitazionali soprattutto in avanti, cioè nella direzione dello spostamento, a causa di un’asimmetria dello spaziotempo attorno al buco nero stesso, che viene quindi frenato come un razzo nello spazio.

La simulazione di ciò che capiterebbe viene rappresentata in un video disponibile qui.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Physical Review Letters ().

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