AMBIENTEIN EVIDENZA

Primavera silenziosa

La biodiversità è necessaria alla nostra sopravvivenza, tuttavia nutriamo forti pregiudizi nei confronti di alcuni insetti, definiti a priori molesti, e sospetti altrettanto forti sulla loro utilità. Non è giusto.

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Sul Journal of Applied Biology, Brigitte Poulin e Gaetan Lefebvre del centro di ricerca  Tour de Valat nella borgata del Sambuc vicino ad Arles, e Leire Paz dello University College di Londra, spiegano come mai stanno declinando parecchie specie di uccelli provenzali. Per tre anni, hanno studiato l’effetto dell’insetticida Bacillus thurigiensis israelensis (Bti) – molto spruzzato in Camargue, anche perché i turisti non siano incomodati – su una specie che hanno usato come modello: il balestruccio, una rondine bianca e nera tipica della regione.  Nei siti trattati con l’insetticida, trova meno moscerini e zanzare, e anche meno ragni e libellule che di questi si nutrono.  Ridotta così la dieta, si riduce anche la discendenza rispetto a quella dei balestrucci nelle aree non trattate. Gli autori non raccomandano di eliminare del tutto il Bti, molto meno tossico di altre sostanze anche se rende un po’ tossiche le larve di zanzare e moscerini. Consigliano invece  “trappole per zanzare”, di tutelare meglio stagni e zone umide e di non spruzzare niente nelle riserve naturali: devono essere rifugi per tutte le creature locali, senza discriminazioni.

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