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Energia gratis

Il 6 luglio, Rino Di Stefano ha pubblicato sul GiornaleIl raggio che dà energia. Gratis“, una lunga storia di insabbiamenti. Protagonisti: Marconi, Mussolini, Pio XII, Enrico Fermi, i servizi segreti, Aldo Moro, le Brigate Rosse… manca solo la P2.  La custode salta pertanto i particolari e arriva al sodo: “l’imprenditore genovese Enrico M. Remondini” è l’attuale depositario del “raggio della morte… concepito negli anni Trenta”, e sperimentato su richiesta del ministro Mariano Rumor da Ezio Clementel “allora presidente del Comitato per l’energia nucleare” con tanti raggi e lastre d’acciaio e plexiglas:

il professor Clementel, considerando che la durata dell’impulso dei raggi era minore di 0,1 secondi, valutò la potenza, ipotizzando la vaporizzazione del metallo, a 40.000 KW e la densità di potenza pari a 4.000 KW per centimetro quadrato. In realtà, venne spiegato a sperimentazione compiuta, l’impulso dei raggi aveva avuto la durata di un nano secondo e poteva ionizzare a distanza «forma e quantità predeterminate di qualsiasi materia».

Tra l’altro all’esperimento aveva assistito anche il professor Piero Pasolini, illustre fisico e amico di un’altra celebrità scientifica qual è il professor Antonino Zichichi (una garanzia, ndr). In una sua relazione, Pasolini parlò di «campi magnetici, gravitazionali ed elettrici interagenti che sviluppano atomi di antimateria proiettati e focalizzati in zone di spazio ben determinate anche al di là di schemi di materiali vari, che essendo fuori fuoco si manifestano perfettamente trasparenti e del tutto indenni».

In pratica, ma qui entriamo in una spiegazione scientifica un po’ più complessa, gli scienziati italiani che avevano realizzato quel macchinario, sarebbero riusciti ad applicare la teoria di Einstein sul campo unificato, e cioè identificare la matrice profonda ed unica di tutti i campi di interazione, da quello forte (nucleare) a quello gravitazionale. Altri fisici in tutto il mondo ci avevano provato, ma senza alcun risultato. Gli italiani, a quanto pare, c’erano riusciti.

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Detti scienziati,  “cristiani” e perseguitati dagli insabbiatori, dovettero rifugiarsi nel Liechtenstein. Consegnarono i piani del “raggio di energia. Gratis” alla Fondazione Internazionale Pace e Crescita, con sede a Vaduz, perché lo sfruttasse a fin di bene – la custode continua a saltare  – la quale nel 1999 ne cedette l’esclusiva a Enrico M. Remondini. Da allora la sua impresa costruirebbe volentieri impianti per lo smaltimento dei rifiuti, basati sul principio del raggio e discretamente interrati sotto ville con giardino. Purtroppo sono interessati investitori stranieri e lui, a fin di bene, vorrebbe realizzarli in patria.

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L’avevate già sentita?

Infatti è una vecchia truffa già finita in tribunale, segnala il suo cacciatore mazzetta. Ma come scrive Sauron in un commento sotto la versione distefanesca:

La stagione caldissima giustifica certi articoli.

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E aggiunge, sornione

Si potrebbe sentire il parere del prof. Franco Battaglia?

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La custode sottoscrive, almeno le sue bufale son fresche. Mentre questa

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