CRONACA

Alla scoperta del paesaggio fossile

Gli scienziati scoprono le tracce della vita e dell’ambiente preistorico di una vasta area dell’Inghilterra e analizzano come l’innalzamento del mare ne ha modificato l’aspetto.

NOTIZIE – Anche il paesaggio può essere fossile e un gruppo di scienziati ha ora scoperto qual era l’aspetto preistorico di una vasta porzione di territorio inglese noto come fenland, che copre una vasta area delle regioni del Cambridgeshire, Lincolshire e Norfolk. Questa era anticamente un’area paludosa abitata dall’uomo sin dall’Età del Bronzo. Nel corso dei secoli il paesaggio è mutato radicalmente: bonificato e lavorato è diventata una delle zone agricole più importanti nel Regno Unito. L’area inoltre si è abbassata di ben 4 metri e molte zone sono state sommerse. A causa dell’inabissamento uno spesso strato di torba è stato lavato via, lasciando scoperte le tracce di quello che gli scienziati chiamano paesaggio fossile.

Il “tesoro scientifico” osservato dagli archeologi britannici include costruzioni umane e anche degli spettacolari corsi d’acqua fossili. Proprio questi antichissimi corsi d’acqua sono l’oggetto dello studio pubblicato di recente sui Proceedings of the Geologists Association da Dinah Smith e colleghi. Secondo la scienziata i roddon, i resti fossili dei fiumi, sono la chiave per comprendere come funzionava l’intero ecosistema. Gli strati che compongono questi letti sono infatti pieni di piccoli e delicati fossili che offrono notevoli informazioni su quelle che era in passato la vita in questa zona. Queste formazioni, inoltre, sembrano avere subito numerosi e drastici mutamenti nel corso del tempo.

secondo la scienziata inoltre studiare aree come quelle delle fenland è importante per comprendere i mutamenti ai quali sono sottoposte le aree costiere quando il clima cambia.

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.