CRONACA

I cinesi in Antartide

Gli astronomi cinesi stanno progettando due nuovi telescopi sulle alture dell’Antartide per osservare i pianeti extra solari, la formazione di stelle, materia ed energia oscura.

NOTIZIE – Dopo l’apertura lo scorso anno della stazione Kunlun, inaugurata il 2 febbraio 2009, i ricercatori cinesi hanno un altro progetto molto ambizioso in Antartide che andrà ad ampliare la già formidabile dotazione di ricerca nel continente antartico: costruire altri due strumenti nella zona Dome A, a partire dal 2011 per essere completati entro 5 anni.

Il primo sarà uno strumento di 2,5 metri, il Kunlun Dark Universe Telescope, in breve KDUST: osserverà i pianeti extra solari nella banda ottica e infrarossa e cercherà di fare luce su materia ed energia oscura. Il suo compagno avrà un’apertura di 5 metri e osserverà le micronde tra 200 e 350 micrometri di lunghezza d’onda, una finestra praticamente sconosciuta. Lo scopo è indagare la formazione di stelle e pianeti che si nascondono all’interno di nubi di gas e polveri e rimangono quindi invisibili alla maggior parte degli strumenti.

L’impresa costerà 1 miliardo di yuan, circa 120 milioni di euro e rientra nel dodicesimo piano quinquennale della Repubblica Popolare cinese.

L’Antartide è un ottimo luogo per le osservazioni astronomiche perché l’aria è asciutta, limpida e completamente priva di polveri, e quindi permette un’ottima visibilità. In particolare Dome A, o Dome Argus, dal nome del carpentiere che costruì la nave di Giasone e degli argonauti,  si trova a 4093 metri sul livello del mare, la massima elevazione del plateau antartico, il che migliora ulteriormente le condizioni.

Condividi su