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Per scettici in buona fede

Gli “scettici” per modo di dire negano qualunque evidenza di riscaldamento globale e per meglio riuscirci hanno chiesto che i dati fossero messi a disposizione del pubblico via via. In realtà lo erano già, bastava guardarli. Piccola panoramica  per scettici sul serio.

IL CORRIERE DELLA SERRA – Il grafico raggruppa le temperature misurate dai meteorologi al suolo dal 1860 e poi con satelliti, una volta rese comparabili, un’operazione spiegata, in inglese, dal fisico Rasmus Benestad. Qui si vede ancora meglio l’effetto rinfrescante dei fumi durante il boom economico del secondo dopoguerra e prima delle leggi che negli anni ’70 limitano le emissioni di solfati e altre particelle inquinanti, e la conseguente impennata delle temperature nell’ultimo trentennio, interrotta per poco da eruzioni vulcaniche.

La  differenza di 1°C tra il 1910 e il 2010 non è dovuta al Sole, la cui attività è leggermente calata in trent’anni e dal 2005 è scesa al minimo. Eppure il ghiaccio artico non si è ripreso dal crollo dell’estate 2007 che aveva colto di sorpresa i climatologi, i ghiacciai terrestri continuano a perdere pezzi, i monsoni a impazzire, le alluvioni ad impazzare, le siccità ad allungarsi.

Il riscaldamento globale procede per via dell’accumulo di CO2 ed equivalenti in atmosfera, proprio come previsto da Arrhenius nel 1896, da Manabe nel 1967, da Hansen nel 1987. Molti vogliono convincervi che la scienza è “corrotta“, i modelli delle scemate, Arrhenius, Manabe, Hansen ecc. degli invasati. E che dal 1896 ricercatori di ogni nazionalità e colore complottano per creare un governo mondiale presieduto da Al Gore Jr.

Per dirla con Marx, “crederete a quello che dicono o ai vostri stessi occhi?”

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