Uncategorized

Tra poco sui vostri schermi

Per vedere come i colleghi parlano di politica della scienza, la custode è andata su The Frontpage, una testata che

nasce dalla convinzione che una buona informazione politica faccia bene non soltanto ai cittadini, ma prima di tutto alla politica. Abbiamo così coinvolto alcuni giornalisti molto informati per aprire un sito dedicato all’approfondimento, all’analisi, al contesto e agli scenari della politica italiana. (… ) I collaboratori, che si firmano con uno pseudonimo, scrivono in piena libertà. La responsabilità di ciò che si pubblica è in ogni caso nostra.

Firmato: Fabrizio Rondolino e Claudio Velardi

Ci ha trovato 1-2345678 puntate di Mario Giardini in difesa del DDT. E’ la versione italiana di “Rachel Carson delenda est insieme a tutti gli ambientalisti“, manuale statunitense scritto da multinazionali del petrolio e del carbone, aggiornata con la propaganda di una setta fondata da Lyndon LaRouche. Mario Giardini ne traduce:

– il presunto bando del DDT contro la malaria da quando i lettori di Primavera silenziosa sono al governo del mondo e, attraverso le agenzie dell’Onu per la sanità e lo sviluppo, impongono all’umanità la dittatura più omicida della sua storia.

– citazioni vecchie e fuori contesto indispensabili per esigere che venga revocato quel bando mai avvenuto. Il DDT è sempre rimasto autorizzato contro malaria, dengue/febbre gialla, virus del Nilo occidentale, chikungunya, filariasi ecc.

– l’accusa agli ambientalisti di uccidere per loro “follia ideologica” un milione di bambini all’anno. La custode è rimasta delusa: nel film appena uscito negli Stati Uniti, le vittime sono 3 miliardi.

– la censura di 60 mila e passa ricerche sull’evoluzione della resistenza al DDT nelle  specie Aedes, Anopheles ecc. pubblicate dal 1961 a oggi. D’altronde Mario Giardini non crede all’evoluzione. A chi gli obietta che le  zanzare sono mutate e il DDT ci fa solo il solletico, risponde con la domanda grandiosa: “sicché le zanzare mutate sono più importanti dei bambini?”

idem gli articoli scientifici sui danni del DDT per la salute umana (selezione) e per l’ambiente

– idem sul successo dell’alternativa più efficace: le zanzariere intrise di piretroidi

***

Pausa per farsi un’idea della realtà. Su questa mappa dell’Africa i cerchi verdi indicano la resistenza al DDT, rossi al DDT e un altro insetticida, blu al DDT e altri due insetticidi. Una volta acquisita la prima, le altre compaiono nel giro di poche stagioni.

***

I seguaci di LaRouche per il quale la tortura è una “psicoterapia confrontazionale” ed Elisabetta II regna sui cartelli della droga, e di Christopher Monckton, inventore della pillola che cura l’AIDS e il raffreddore, devono propagare il Verbo del guru. Così fa Mario Giardini:

Nel corso degli anni molte e fondate critiche sono state fatte a Silent Spring. Abbiamo visto le conclusioni di Sweeney durante gli Hearings dell’Environmental Protection Agency (EPA) nel 1972. J. Gordon Edwards, entomologo della Wyoming University, vent’anni dopo scrisse un lungo articolo per contestare molte delle affermazioni fatte dalla Carson. Ne cito tre. “I … looked up some of the references that Carson cited and quickly found that they did not support her contentions about the harm caused by pesticides.” “La letteratura riportata dalla Carson non conferma le sue affermazioni circa il danno causato dai pesticidi”.

La custode cita tre bufale:

– Da giovane J. Gordon Edwards era un bravo dilettante, poi un prof. honoris causa non dell’università del Wyoming – son quei dettagli che chi copia si dimentica spesso di correggere – e non aveva accesso alla letteratura scientifica. Lo ha fatto notare nel 2002 Tom Eisner dell’università Cornell, che aveva rivisto le bozze di Primavera silenziosa.

– Mario Giardini fa vedere solo le “conclusioni di Sweeney” scelte dalla campagna “Rachel Carson delenda est”. Ma Edmund Sweeney parte dalle “regolamentazioni” per cui l’EPA deve decidere se i benefici del DDT per l’agricoltura, per esempio negli stati del cotone, sono maggiori dei danni alla salute dei raccoglitori di cotone. Nel 1972 i danni sono da accertare:  nel sud gli ospedali sono ancora segregati, della salute dei braccianti neri si curano in pochi. Edmund Sweeney è una persona per bene, nelle motivazioni elenca quelle pro e contro tra cui l’uso del DDT per uccidere i roditori, al posto dell’arsenico. Perciò l’EPA lo vieta subito nei campi di cotone.

– Da biologa ed ex capo redattrice di una rivista di biologia, Rachel Carson aveva citato correttamente la “letteratura” e quella successiva ha confermato la tesi centrale di Primavera silenziosa: la bioaccumulazione di certipesticidi nei tessuti dei mammiferi, umani compresi. Eppure alla domanda di Massimo “Ma il DDT è dannoso per l’uomo? ” Mario Giardini risponde “No”, sicuro del fatto suo come Christopher Monckton in questo video.

***

Zelante fin in fondo, termina citando una fedele LaRouchista

Marjorie Mazel Hecht: “Il bando del DDT emesso nel 1972 è responsabile di un genocidio dieci volte più grande di quello per i quali i Nazisti furono condannati a Norimberga. E’ anche responsabile di avere ucciso le menti e condannato una intera generazione a vivere in una età oscura di ignoranza e di antiscienza.  E adesso minaccia di infettarne un’altra. Le bugie e l’isteria diffuse per difendere il bando del DDT sono tipiche dell’onda di irrazionalità e di anti-scientificità che ha virtualmente distrutto ogni discorso razionale nella nostra società. Se volete salvare la scienza, e soprattutto vite umane, dovete combattere per il riutilizzo del DDT.”

Sono parole del 2002. Ancora oggi, valide. Non lo avrei mai creduto possibile. Eppure, è sotto i nostri occhi. Muoiano i bambini, sì, ma non gli uccelli. E’ questa la nuova Morale?

La custode ha voluto approfondire la “Morale” di Mario Giardini. Purtroppo i collaboratori della testata “si firmano con uno pseudonimo”. Così non ha capito se “Mario Giardini” è  Mario Giardini e se è il latore del Verbo LaRouche & Monckton a intitolare un suo blog anti-scienza Nullius in verba.

(Questo post un po’ lungo è per Mario Coluzzi. Come tanti, la custode deve moltissimo del poco che sa sulla malaria alla sua gentilezza e alla sua pazienza.)

Condividi su