CRONACA

Melagrana, bella e buona

Il succo di melagrana fa bene e aiuta anche i pazienti sottoposti a dialisi

NOTIZIE – È anche la stagione giusta. Frutto bello per eccellenza, antico come l’agricoltura (nel senso che è uno dei primi frutti, insieme al fico, a essere coltivato dall’uomo a scopi alimentari) la melagrana si scopre sempre più salutare. Numerosi gli studi che dimostrano l’efficacia degli antiossidanti in esso contenuti, utili a contrastare cancro, effetti dell’invecchiamento, influenza. Ora una nuova ricerca  dimostra che questo succo può aiutare i pazienti sottoposti a emodialisi.

In un comunicato diffuso dalla American Society of Nephology si legge che Batya Kristal, dell’ospedale della Galilea dell’Ovest, E Ruth e Bruce Rappaport del Technion di Haifa, hanno fatto bere succo di melagrana (o un altro placebo) a 101 pazienti sottoposti a emodialisi, tre volte alla settimana per un periodo di un anno.

Coloro che bevevano il succo di melograno hanno mostrato livelli ridotti di infiammazione e di stress provocato dai radicali liberi. I pazienti che bevevano il melograno avevano anche una probabilità inferiore degli altri divenire ospitalizzati. Dunque una nuova conferma del potere antiossidante della melagrana.

Altri dati degli stessi autori sembrano suggerire che nei pazienti che bevevano il succo c’era anche un miglioramento di certi fattori cardiovascolari (per esempio una riduzione della pressione sanguigna un profilo lipidico migliore e meno eventi cardiovascolari), ma queste osservazioni verranno ulteriormente approfondite con nuovi studi,

Il risultato è importante per migliorare la salute dei pazienti sottoposti a dialisi. Queste persone infatti sono molto più suscettibili rispetto al resto della popolazione di morire in seguito a un’infezione o a un evento cardiovascolare.

Unica controindicazione: è bene seguire sempre i consigli del medico e non esagerare nella dose di succo. La quantità di potassio contenuta nella melagrana infatti va tenuta sottocontrollo, proprio per i pazienti con problemi renali che potrebbero aver  problemi nello smaltire un eccesso di questa sostanza nel sangue

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.