CRONACA

Nuovi materiali soffici

Sono stati osservati per la prima volta due nuovi stati della materia: i gel di equilibrio e liquidi vuoti che potrebbero avere straordinarie applicazioni nel campo delle nano e micro-tecnologie.

NOTIZIE – Oggetto dello studio è la laponite, una specie di argilla colloidale le cui trasformazioni in stati della materia mai visti sono state scoperte, dopo sette anni di tentativi, da un gruppo di scienziati dell’Istituto per i processi chimico-fisici, IPFC-CNR e Istituto dei sistemi complessi ISC-CNR e dell’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con lo European synchrotron radiation facility (ESFR) di Grenoble.

La laponite può assumere lo stato di gel di equilibrio, cioè un gel stabile che non cambia nel tempo le sue caratteristiche come, invece, fanno i gel normali. Fa parte di quei materiali chiamati soffici, che sono capaci di autoassemblarsi in materiali con proprietà predefinite e ricreare delle strutture alla scala nano e micro con incredibili applicazioni tecnologiche.

In generale la materia soffice è caratterizzata dal fatto che si deforma facilmente in seguito a variazioni di temperatura, e presenta caratteristiche fisiche particolari a temperatura ambiente. Sono materiali soffici i liquidi, i colloidi, i polimeri, le schiume, i gel, i materiali granulari e vari materiali biologici. La laponite, in particolare, viene utilizzata nei detergenti e in molti prodotti per l’igiene personale e della casa, come additivo di vernici, nella produzione di ceramiche.

I ricercatori spiegano che l’argilla sciolta nell’acqua forma dei dischetti di dimensioni nanometriche, con carica positiva sui bordi e negativa sulle due facce. Questo provoca, molto lentemante, la formazione di un liquido molto rarefatto, chiamato liquido vuoto. Questo liquido si blocca in uno stato stabile sotto forma di un gel molto leggero costituito da pochissima materia e molto stabile nel tempo.

I gel stabili e i liquidi vuoti possono essere usati in medicina per il trasporto di farmaci.

Lo studio è stato pubblicato su Nature Materials.

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