LA VOCE DEL MASTER

HIP 13044b: il pianeta alieno

Scoperto il primo pianeta extrasolare proveniente da un altra galassia. In un processo di cannibalismo galattico, HIP 13044b, questo il nome del pianeta, è stato assimilato nella Via Lattea, la nostra Galassia

LA VOCE DEL MASTER – Un sopravvissuto. Così potremmo definire HIP 13044b, il primo pianeta “alieno” non appartentente alla nostra Galassia, la Via Lattea. Il pianeta, insieme alla stella attorno alla quale orbita, sarebbe stato catturato durante un processo di cannibalismo galattico. Secondo questa teoria tra sei e nove miliardi di anni fa la Via Lattea avrebbe catturato stelle di un’altra galassia più piccola che le orbitava nelle vicinanze.

HIP 13044b orbita attorno a una stella nelle ultime fasi della propria vita, HIP 13044. Una scoperta importante per due ragioni: prima di tutto il sistema stellare ha fatto parte di un’altra galassia e secondo HIP 13044b è sopravvissuto alle fasi finali di vita della propria stella, ora in fase di gigante rossa.

L’energia prodotta nelle stelle ha origine nel nucleo da reazioni di fusione nucleare, nelle quali l’idrogeno è consumato formando atomi di elio ed energia. Nelle fasi terminali di vita, però, l’idrogeno non è più presente in quantità sufficienti a soddisfare queste reazioni. Il che spinge la stella a cercare un nuovo equilibrio, che trova consumando atomi di elio per generare energia ed elementi più pesanti. Questo processo porta la stella ad aumentare la propria dimensione, diventando una gigante rossa. È in questa fase stellare che i pianeti solitamente giungono alla propria fine, infatti possono essere inglobati nella stella o subire forti stravolgimenti che spesso li portano alla distruzione. Lo stesso destino toccherà al Sole che, tra circa 5 miliardi di anni, vivrà le ultime turbolente fasi di vita vissute da HIP 13044.

HIP 13044 b è uno dei pochi pianeti conosciuti a essere sfuggito da questo crudele destino, probabilmente toccato a pianeti più interni ormai vaporizzati e inglobati nella stella. Futuro, non felice ma inevitabile, che toccherà anche alla Terra e ai pianeti più interni del Sistema Solare.

Si trova sulle Ande Cilene a La Silla, nel deserto di Atacama, a più di 2 mila metri di altitudine, il telescopio da 2,2 metri di diametro dello European Southern Observatory (ESO) che ha permesso ai ricercatori del Max-Planck-Institut for Astronomy (MPIA) di compiere la scoperta. Lo studio di HIP 13044b “ci permetterà in futuro di comprendere come evolvono i sistemi planetari quando la stella diventa una gigante rossa, come accadrà al Sole tra circa 5 miliardi di anni” afferma Johny Setiawan, ricercatore del MPIA a capo dello studio.

 

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