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È una marcia di protesta!

Da trent’anni i biologi dissentono sui danni o meno degli strumenti che usano per contrassegnare gli animali da studiare. Una ricerca su Nature conferma che i pinguini reali Aptenodytes patagonicus sono ostacolati nei movimenti da un anello al piede, e suggerisce che i dati sull’andamento delle popolazioni basati su individui inanellati andrebbero rivisti

IL CORRIERE DELLA SERRA – Nel 2000, il  gruppo di Yvon Le Mahon, dell’università di Strasburgo, ha inanellato 50 pinguini reali di Possession Island già dotati di minuscoli transponder sottocutanei e ne hanno comparato la durata di vita e il numero di figli con quelli di 50 solo con il transponder. (In generale, i ricercatori preferiscono gli anelli che, oltre a costare poco, consentono di seguire l’animale da lontano con un binocolo, mentre per ricuperare i dati di un transponder così piccolo bisogna andargli vicino). Sull’arco di dieci anni,  i pinguini inanellati aveva un tasso di sopravvivenza inferiore del 16% e addirittura un 39% di piccoli in meno rispetto agli altri. La mortalità degli inanellati è del 16% superiore in media su dieci anni, però del 30%  nei primi 4,5 anni di vita, dopo la differenza scompare. Forse non tutti i giovani inanellati mancanti all’appello sono finiti cadaveri in mare, magari qualcuno ha raggiunto un’altra colonia, spinto a emigrare per un qualche motivo non condiviso da quelli con il solo transponder.

La differenza riguarda una singola specie, altre sembrano meno danneggiate dagli anelli, ma è abbastanza significativa da suggerire a tutti “adottare il principio di precauzione”, scrivono gli autori, tanto più che con i cambiamenti climatici, i pinguini sono osservati di continuo, come tanti canarini in miniera. Proprio Yvon Le Mahon e il suo gruppo avevano studiato pinguini reali con attaccato sulla schiena un mini dispositivo elettronico (tagger) e visto che quando lo strato superficiale del mare si scalda di 0,26 °C la sopravvivenza della popolazione adulta diminuisce del 9%. Se avessero usato gli anelli sarebbe stata di gran lungo superiore, ma non per colpa del riscaldamento globale.

Anche per certi risultati usciti negli anni scorsi andrebbe adottato il principio di precauzione.

Foto: British Ecological Society, premio 2008; e su Nature c’è anche il video. Nel documentario “La marcia dei pinguini”, marciavano gli imperatori Aptenodytes forsteri.

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