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Ufficiale e gentiluomini

Piero Vietti del Foglioesperto di clima in quanto giornalista, elogia un esemplare del ten. col. Guido Guidi, esperto di clima in quanto meteorologo, nato da quello lasciato sul Daily Telegraph da James Delingpole, esperto di clima in quanto giornalista.

IL PARCO DELLE BUFALE – La custode, esperta di bufale del Daily Telegraph arrivate in Italia in quanto loro custode, riassume il pensiero del signor Delingpole: le emissioni di CO2 contribuiscono poco o niente ai cambiamenti climatici; i disastri recenti rientrano in variazioni naturali che si ripetono; il clima è ciclico infatti, identiche alluvioni ci sono state a Brisbane nel 1974; illusi dagli scienziati al soldo degli ambientalisti però, i governanti australiani hanno creduto che sarebbero finite le piogge e le stagioni; pur di salvare qualche pesce, non hanno costruito le dighe necessarie a salvare Brisbane, dove sta il signor Delingpole.

L’alto uff. dell’Aeronautica ne traduce l’epistola agli Anglofoni e ribadisce il messaggio:

La discussione su questo post si è concentrata principalmente sulla possibile ciclicità di questi eventi estremi. Teoricamente, anche individuando con esattezza dei tempi di ritorno statisticamente robusti, qualora questi poi dovessero cambiare ovvero diventare più brevi, il problema persisterebbe. Questa è una delle discussioni chiave dell’ipotesi AGW, l’aumento della frequenza degli eventi estremi. Sicché era solo questione di tempo (…) perché qualcuno azzardasse il collegamento tra l’eccezionalità delle inondazioni nel Queensland e nel Nuovo Galles del Sud e i cambiamenti climatici, ovviamente di origine antropica.

e per meglio escludere “l’origine antropica”, riproduce questo grafico

sul quale un professore di scienze politiche, esperto di clima per parte di padre, ha tracciato la riga rossa del 2011. L’esponente di spicco delle FF.AA. italiane ne deduce

con la CO2 a 280 ppmv [fino al 1870, n.d.r.] gli eventi oltre che più intensi erano anche più frequenti.

Come il professore, ritiene ininfluenti sul livello dell’acqua a Brisbane le dighe costruite nel secolo scorso sul fiume Stanley e i suoi affluenti. Dopo le alluvioni del 1974, per esempio quella di Wivenhoe che può trattenere fino a 11.500 miliardi di litri, quasi il doppio della quantità media contenuta nell’invaso, e pareva spropositata finché s’è dovuta aprire pochi giorni fa. Alla custode perciò, la deduzione suscita una curiosità, poi parecchie e conta sui lettori per soddisfarle:

  • se le dighe non c’entrano, il signor Delingpole ne chiede altre perché non gli piace il pesce?
  • Mentre le alluvioni proseguono, si può già azzardare un confronto tra la riga rossa e quelle blu perché il professore è un veggente?
  • “Brisbane – livello urbano” vale per il Queensland e il Galles del Sud perché stanno entrambi in città?
  • “Eventi estremi” equivale ad alluvioni inondazioni perché siccità, ondate di calore, tempeste ecc. sono sempre eventi moderati o minori?
  • Le alluv inondazioni Gli allagamenti recenti in Venezuela, Colombia, Brasile, Filippine o Sri Lanka sono esclusi dalla “discussione” perché sono non eventi, non estremi o qualcuno aveva lasciato aperto il rubinetto?
  • “AGW” sta per Australian Global Warming e l’Australia essendo piccinina sta anch’essa a Brisbane?
  • Per ottenere il ciclo trentaseienne del signor Delingpole, che modello di abaco bisogna usare?

Sul resto, la custode nel suo piccolo la pensa come l’illustre giornalista Piero Vietti e il pluridecorato ten. col. Guidi:  soltanto gli esperti di clima in quanto fanno ricerca su qualche aspetto del clima possono azzardare un collegamento tra questa “eccezionalità” o questaquestaquesta (omissis) e questa.

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