CRONACASALUTE

Allergia benefica

NOTIZIE – Perché la selezione naturale non ha ridotto (se non eliminato del tutto) l’incidenza di certe malattie (favorendo nella competizione gli individui non predisposti a svilupparle), facendole così sopravvivere in una larga percentuale della popolazione? Un’ipotesi (degli evoluzionisti) è che certi disturbi (diffusi in una percentuale consistente seppur minoritaria della popolazione) sono in realtà il prodotto secondario di altri fenomeni dell’organismo che hanno invece un vantaggio notevole per l’individuo. Sarebbe questo il caso delle allergie. Uno studio pubblicato qualche giorno fa su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention aggiunge un tassello importante nella comprensione del collegamento fra tumori e disturbi allergici.

Per confermare quanto già stava emergendo da una serie di lavori precedenti Bridget McCarthy dell’ Università dell’Illinois a Chicago, ha raccolto le risposte di più di mille pazienti ospedalieri (affetti o non affetti da cancro) riguardo alle loro allergie. Il 35% dei 344 pazienti affetti da glioma (un tumore che colpisce il cervello) ha dichiarato di soffrire di allergia, contro il 46% di quelli non affetti da tumore. Il 10% dei pazienti con tumore grave dichiaravano inoltre di soffrire di tre o più allergie, contro il 22% degli altri pazienti.

Le allergie, ipotizza l’autrice, sarebbero collegate a una maggior protezione contro i tumori. Come questo avvenga non è ancora chiaro. È possibile ha dichiarato McCarthy, che la risposta immunitaria esagerata da parte degli allergici a sostanze o cellule estranee all’organismo (che si manifesta nella crisi allergica) in qualche modo difenda l’organismo anche dalle cellule cancerose.

Altri tipi di cancro hanno trovato in studi precedenti correlazione negativa con il disturbo allergico, fra questi il cancro colon-rettale, quello pancreatico, e la leucemia infantile.

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.