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Il castellano

Poco prima che si facesse un’overdose di omeopatia, la custode riceveva una lettera dell’Associazione italiana delle venti società scientifiche agrarie (AISSA) firmata dal presidente, prof. Marco Gobbetti. Le ricordava che il 25 gennaio era nato GenEticaMente, il polo scientifico euro-mediterraneo per le biotecnologie sostenibili.

IL PARCO DELLE BUFALE – Per rinfrescare la memoria, la custode ha riletto il lancio stampa. Il polo era stato

Tenuto a battesimo da Mario Capanna, presidente della Fondazione per i diritti genetici, Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Vincenzo Tassinari, presidente di Coop Italia, Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia ed Enzo Paliotta, sindaco di Ladispoli. Per la realizzazione del progetto è stato firmato un protocollo d’intesa tra la Fondazione diritti genetici, i ministeri per i Beni Culturali, Istruzione, Università e Ricerca, Ambiente, Politiche Agricole, Sviluppo Economico, Affari Esteri, Politiche europee, la presidenza del Consiglio dei ministri, le Regioni Lazio e Puglia e il Comune di Roma.

Al battesimo assistevano anche la presidente della Regione Lazio, un rappresentante della Lega Araba, l’ambasciatore libico e altri genetisti e biotecnologi di fama internazionale.

È un’idea nuova -ha spiegato Capanna, illustrando il progetto- che dà la possibilità ai cittadini di partecipare al progetto. Il Comune di Ladispoli ha messo a nostra disposizione il Castello dei Monteroni, in comodato d’uso per venti anni. Vogliamo fare di questo luogo un ‘distretto della conoscenza’, un’alta scuola di ricerche sulle biotecnologie, valorizzando al contempo il parco archeologico etrusco.” Per Capanna il progetto è sulla strada degli impegni di Europa 2020 e può contare su una disponibilità di venti milioni di euro.

È un’idea nuova -ha spiegato Gianni Letta, chiudendo la presentazione del progetto ‘GenEticaMente’, affidata non a un ente ma a una fondazione no profit, che immagina un sistema nuovo di ricerca, un metodo che può avere riscontro nei cittadini e nei consumatori. Innovazione e ricerca – ha ricordato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio – sono spesso parole abusate dalla politica. E invece Capanna con questo progetto ha dato sostanza ai due termini. È una sfida moderna, intelligente e nuova.”

L’idea nuova – ha spiegato il prof. Gobbetti alla custode dopo attento studio del progetto, è di valorizzare il parco archeologico organizzando ricerche in “Selezione Assistita con Marcatori Molecolari”. È di vent’anni fa, biotecnologicamente parlando risale ai tempi degli etruschi,

una tecnologia, ormai consolidata, applicata largamente in tutti i laboratori di genetica italiani, pubblici e privati. Attraverso essa già sono stati raggiunti risultati non solo per la costituzione varietale, ma anche per lo studio della biodiversità e della tracciabilità in campo agrario e alimentare.

Alle venti società scientifiche

appare del tutto inaccettabile, non solo per le biotecnologie e le scienze agrarie, ma ovviamente per l’intero mondo della ricerca, la destinazione di cospicue fonti di finanziamento presso strutture e referenti che nulla hanno avuto a che fare e che mai nessuna esperienza hanno maturato nei laboratori di ricerca.

Anche ai radicali 20 milioni sembrano tanti.  La custode invece ha presente che il talento si paga. Ce ne vuole parecchio per far prendere a governanti e ministeri un castellano in comodato per un esperto in biologia molecolare.

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