CRONACA

Terzo anniversario della Banca dei Semi

NOTIZIE – La Banca Globale dei Semi alle Svalbard (SGSV) sta celebrando il suo terzo anniversario. E mentre per l’occasione si depositano qui migliaia di nuovi campioni, la biodiversità delle specie vegetali (e non solo) è sempre più minacciata dal riscaldamento globale.  E non mancano le azioni stupide dell’uomo.

La SGSV è stata scelta qualche anno fa come archivio in cui conservare la più grande varietà possibile di sementi vegetali (specialmente agricole), nel tentativo di mantenere la biodiversità del nostro pianeta.  Centinaia di migliaia di campioni (corrispondenti a diverse specie) sono archiviate nell’edificio sotterraneo situato sull’isola di Spitsbergen, nell’arcipelago artico delle Svalbard (Norvegia).

Per il terzo compleanno della SGSV sono stati depositati migliaia di nuovi campioni. Per esempio dei rari semi di fagiolo del deserto peruviano (quasi estinti), letteramente salvati dal Centro Internazionale di Ricerca di Agricoltura Tropicale (organizzazione con sede in Colombia), che ha fornito anche altre specie di fagiolo in grado di sopravviver e in ambienti molto aridi e ad altitudini elevate, oltre a migliaia di altre sementi raccolte in ben 94 paesi. Migliaia di altre varietà di cereale e legume sono state depositate anche dall’Centro internazionale di Ricerca Agricola delle Zone Aride, mentre L’istituto Internazionale di Ricerca sull’Allevamento di Addis Abeba sta depositando campioni di vegetali da foraggio. In Arizona i Navajo hanno persino celebrato una cerimonia per benedire delle sementi di raro legume prima che iniziasse il suo viaggio verso le Svalbard.

Insieme a tutta questa buona volontà non mancano oggi (oltre alla generica minaccia alla biodiversità legata al riscaldamento globale) episodi distruttivi che potrebbero benissimo essere evitati.

Durante il recente sollevamento popolare contro il regime egiziano del dittatore Mubarack non sono mancati gli episodi di sciacallaggio. Fra questi l’assalto alla Banca Genetica del Deserto Egiziano nel Sinai del nord, dove è conservata un’importante collezione di piante e frutta medicinale. I vandali hanno rubato equipaggiamento tecnico e danneggiato l’impianto di raffreddamento, distruggendo anche una gran mole di dati raccolti in più di dieci anni d’attività.

Molto più a nord invece la minaccia è governativa: le autorità russe hanno deciso di smantellare la Stazione Sperimentale di Pavlosk, la raccolta europea più importante di frutta e bacche, per fare spazio all’abuso edilizio. Per ora il piano non è ancora stato portato a compimento, ma la minaccia continua.

Condividi su
Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.