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Pedinamenti a realtà aumentata

Un’applicazione per iPhone permette alle forze dell’ordine di identificare un sospetto nella folla.

FUTURO – È una vera e propria corsa agli armamenti. Più i terroristi imparano a usare la tecnologia, più le agenzie investigative devono cercare di essere sempre un passo avanti. La serie televisiva 24, ora giunta all’ultima stagione, era appunto imperniata su un continuo testa a testa tra “buoni” e “cattivi” condotto con strumentazioni hi-tech. Molto di quello che si vede nella serie è tecnologicamente verosimile.

Una delle ultime trovate è una app sviluppata per l’iPhone che sfrutta la Realtà Aumentata (AR) per permettere agli agenti sul campo di mantenere il controllo sui movimenti del sospettato, anche da parte dei membri che non hanno il contatto visivo. 

Immaginate questo scenario (nell’immagine).

Manifestazione pubblica. Gli agenti in borghese hanno identificato un sospetto tra la folla e devono comunicarlo ai colleghi. Difficile essere precisi con una radio, si tratta di un uomo solo che sa di non dover dare nell’occhio. La app (iAPLS, Automatic Personal Location System, sviluppata da Frequentis) si collega al GPS del telefono e stabilisce la posizione degli agenti con precisione. Gli altri agenti ora, puntando la videocamera dei loro smartphone sulla manifestazione, possono vedere chiaramente segnalati gli agenti sotto copertura impegnati nel pedinamento. Se poi il cellulare del sospetto è provvisto di GPS ed è già sotto controllo non c’è nemmeno bisogno che gli agenti in borghese debbano pedinarlo da vicino: sarà sempre ben segnalato dall’icona.

Naturalmente le connessioni tra i telefoni che usano iAPLS devono essere criptate, infatti il rovescio della medaglia è che i criminali possano usare la cosa a loro vantaggio, intrufolandosi nel sistema e ottenendo immediatamente la posizione degli agenti. Come si diceva prima, fa parte della corsa agli armamenti: in teoria alcune radiofrequenze utilizzate da militari e polizia dovrebbero essere inaccessibili, ma qualunque esperto di elettronica può modificare una radio e mettersi in ascolto.

L’AR quindi non sta rivoluzionando solo il mondo dei videogiochi e dell’intrattenimento in generale ma, com’è naturale del resto, si sta diffondendo ovunque occorra scambiare velocemente e intuitivamente un gran numero di informazioni: nel caso della difesa e della pubblica sicurezza questo assume un’importanza vitale ed è qui che infatti, oltre a iAPLS, sono in sperimentazione molte sue applicazioni.

Ad esempio, in un futuro non troppo lontano i soldati potrebbero indossare speciali dispositivi in grado di guidarli sul campo di battaglia proiettando ologrammi che danno informazioni in tempo reale sul conflitto (dove sono i commilitoni, i nemici, i rinforzi ecc…). Qui di seguito invece le riprese di un elicottero della polizia di Washington che segue un veicolo rubato, ancora una volta grazie all’AR.

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Stefano Dalla Casa
Giornalista e comunicatore scientifico, mi sono formato all’Università di Bologna e alla Sissa di Trieste. Scrivo abitualmente sull’Aula di Scienze Zanichelli, Wired.it, OggiScienza e collaboro con Pikaia, il portale italiano dell’evoluzione. Ho scritto col pilota di rover marziani Paolo Bellutta il libro di divulgazione "Autisti marziani" (Zanichelli, 2014). Su twitter sono @Radioprozac