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Ci vuole il fisico

Sul Giornale, il prof. Antonino Zichichi pubblica una ricerca intitolata Nucleare, l’Hiroshima degli eco-catastrofisti in cui dimostra che 4 + 2 = 7.

IL PARCO DELLE BUFALE – Come altri esperti di sicurezza delle centrali, il professore non resiste alla tentazione di riscrivere a modo suo il disastro in corso a Fukushima-1:

Con il terremoto i sette reattori in funzione si erano spenti senza problemi. Gli altri tre erano spenti per manutenzione. (…) Se i lavori di manutenzione fossero stati fatti con rigore c’era poco da temere. E invece i catastrofisti si sono scatenati come se fossero a conoscenza dell’incredibile serie di verifiche mai fatte.

Impartita la lezione di aritmetica, il professore esprime alcuni desideri:

Vorremmo chiedere ai catastrofisti dov’erano quando nel corso della guerra fredda sono state esplose in atmosfera 528 potentissime bombe nucleari. È incredibile che nessun catastrofista abbia mai fatto uso delle formule sviluppate su basi identiche per Chernobyl e Fukushima al fine di far sapere all’opinione pubblica mondiale che il materiale radioattivo, diffuso nell’atmosfera dalle esplosioni, avrebbe avrebbe causato trecentomila morti.

La custode vorrebbe chiedere al professore se era su Marte quando milioni di persone chiedevano la fine dei test insieme ai fisici per il disarmo tra i quali non s’è fatto vedere. O quando agenti del governo francese affondavano la Rainbow Warrior di Greenpeace e uccidevano Francisco Pereira davanti a Mururoa. Il professore ha un secondo desiderio:

vorremmo chiedere ai catastrofisti se sanno qualcosa dei milioni di morti che si sono avuti negli anni precedenti al 2010 e che si avranno ancora quest’anno, sempre a causa di fame e malattie, in quel campione di umanità che le Nazioni Unite valutano sui quattro-cinquecento milioni di persone.

La custode ecc. se il professore è rimasto su Marte. Alle Nazioni Unite risulta che hanno fame 925 milioni di persone, la maggioranza delle quali non in Africa, come egli scrive, bensì in India. Esperto anche di economia dello sviluppo, il professore afferma che

Il tenore di vita di un popolo dipende dall’energia pro-capite

e da null’altro come insegnano l’Olanda del Seicento, l’India dei Mogul, la Cina del Settecento ecc.

L’Italia senza energia nucleare crollerebbe in pochi anni a livello di terzo mondo. Forse è ciò che vogliono i catastrofisti.

Catastrofista poiché da anni al corrente di cosa combinasse la TEPCO con le sue centrali, su questo punto la custode deve dar ragione al prof. Zichichi. A lei piacerebbe far piombare il Bel Paese al livello della Danimarca che, priva di centrali nucleari, s’è ridotta a primo e unico esportatore netto d’energia dell’intera Unione Europea.

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